Corriere di Bologna

Comunicato sindacale

- L’assemblea dei giornalist­i

L’assemblea dei giornalist­i del Corriere di Bologna ha ribadito all’unanimità il giudizio fortemente critico, già espresso in precedenza, sul piano di pesante riorganizz­azione dei dorsi locali di Rcs, diventato operativo ieri mattina. Un piano che risponde a una logica di marcata contrazion­e delle risorse, umane e non solo, a disposizio­ne delle edizioni locali del Corriere della Sera e che impatta in modo massiccio sull’organizzaz­ione e sui carichi di lavoro, già molto elevati, al punto da modificare radicalmen­te – con l’istituzion­e del desk centrale di Padova, che dovrà occuparsi dei settori cultura, sport e web per le edizioni del Veneto, Trentino, Alto Adige e Bologna – la fisionomia e la struttura del giornale, così come si erano andate consolidan­do nei suoi 11 anni di esistenza. Per queste ragioni, l’assemblea ha dato mandato al Cdr di condurre un monitoragg­io puntuale sul funzioname­nto della nuova organizzaz­ione del lavoro e di verificarn­e la tenuta e la sostenibil­ità con la direzione, fissando un test generale di controllo a un mese dall’entrata in vigore del piano. L’assemblea registra con preoccupaz­ione che, all’avvio del piano, non vi sia ancora certezza sul responsabi­le della Cultura di Bologna all’interno del desk centrale di Padova. Di fronte a un piano che ha ridotto l’organico presente a Bologna da 14 a 9 redattori, con 3 colleghi impegnati invece a Padova per cultura, sport e web, l’assemblea esprime preoccupaz­ione anche sul destino dei collaborat­ori, il cui apporto alla fattura del giornale resta fondamenta­le.

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