Pippo e la tentazione del nuovo 4-4-1-1 Orji è piaciuto, può far coppia col Ropero
Domani inizierà una settimana fondamentale per il Bologna e soprattutto per il suo tecnico. Roma, Juventus e Udinese sono gli avversari che decideranno la sorte di Inzaghi sulla panchina rossoblù e da un paio di giorni l’ex attaccante ha una tentazione: cambiare modulo.
Il 3-5-2 provato sin dal primo giorno di ritiro infatti evidentemente per ora non funziona visto che il centrocampo non produce gioco e l’attacco non ha realizzato neanche una rete. Ecco allora che l’allenatore nelle ultime sedute a Casteldebole ha iniziato a sperimentare (complice l’assenza di Pulgar per squalifica) anche una novità importante che prevederebbe un ritorno alla difesa pari. La nuova via è quella del 4-4-1-1 con due novità sostanziali: il ritorno di Mbaye tra i titolari come esterno basso e l’inserimento dal primo minuto di Orsolini davanti al senegalese a completare la catena di destra.
Inzaghi punterebbe quindi sulla freschezza atletica e sulla voglia di rivincita di due giovani finora lasciati ai margini delle rotazioni ma dotati di qualità tali da meritare comunque la convocazione in Nazionale. Sulla fascia mancina invece verrebbe dirottato Mattiello in posizione di terzino con Dijks qualche metro più avanti sulla linea dei centrocampisti per provare a sfruttarne fisico e potenza esplosiva soprattutto in fase d’attacco. L’onere di abbattere il tabù del gol ricadrebbe poi sulle robuste spalle del centravanti Santander aiutato dal giovane Okwonkwo, autore di una discreta prestazione a Genova e che nel caso sarebbe lasciato libero di svariare e cercare il varco giusto per inserirsi a tutta velocità nelle maglie della retroguardia avversaria.
Con Palacio ancora indisponibile e Destro reduce da un lieve affaticamento, il vero bocciato nel parco offensivo rossoblù sarebbe quindi Falcinelli. Nel cuore del gioco toccherebbe ai veterani Poli e Dzemaili abbinare quantità e qualità mentre davanti a Skorupski la coppia Danilo-De Maio dovrebbe presidiare l’area con il francese incaricato di guardare da vicino Dzeko.
Questa è la tentazione di Inzaghi a poche ore dalla sfida contro la Roma. Non si tratta di una certezza visto che anche la scorsa settimana nelle sedute di allenamento a porte chiuse era stato provato un 34-1-2 poi accantonato al momento della scelta degli undici da schierare a Marassi, ma certamente il tecnico rossoblù è consapevole dell’inadeguatezza dei risultati finora ottenuti e del bonus ormai limitato a sua disposizione per cercare di restare in sella e far decollare il Bologna.