Il Motor show lascia Bologna
Per la prima volta la rassegna fieristica si farà a Modena, l’annuncio martedì a Milano
La svolta, storica, è dietro l’angolo. Il Motor Show lascia Bologna per la prima volta e trasloca a Modena, e potrebbe non essere un arrivederci. Salta dunque la kermesse di dicembre e ad ospitarla saranno la Fiera (la maggioranza è detenuta dall’expo bolognese) e l’autodromo milanese. Secondo indiscrezioni, la manifestazione dovrebbe essere organizzata per la prossima primavera. L’annuncio del trasloco è previsto per martedì. L’ipotesi era già stata ventilata a inizio anno, venerdì c’è stata l’accelerazione definitiva in un vertice che si è tenuto in viale Aldo Moro.
Il Motor Show saluta Bologna e questa volta potrebbe non essere un arrivederci. Per la terza volta nella storia della più importante kermesse automobilistica italiana, dopo lo stop a sorpresa del 2013 e del 2015 dovuto all’assoluta latitanza dei più importanti marchi dell’auto, Fiat in testa, e il debutto del nuovo format ristretto, a dicembre nei padiglioni di viale Aldo Moro non romberanno più i motori. Ma c’è di più. La nuova edizione dovrebbe traslocare a Modena, tra Fiera e Autodromo, la prossima primavera. Dunque si va verso un addio, sofferto e forse non temporaneo.
Un inedito assoluto, una rivoluzione, nella location e nel format, temi dei quali si è parlato venerdì in una riunione che si è tenuta in Fiera. Un vertice in cui sarebbe arrivato il definitivo via libera. L’ipotesi del resto era stata già ventilata all’inizio dell’anno, quando la questione fu affrontata in un Cda di Bologna-Fiere, società che gestisce i quartieri fieristici di Bologna,
Dello spostamento che segnerebbe la fine di un’epoca, si è parlato in una riunione venerdì in Fiera, dove ci sarebbe stato l’ok definitivo
Ferrara e, appunto, Modena. All’epoca il nodo sul tavolo era soprattutto logistico, legato cioè ai lavori previsti — nel frattempo completati con largo anticipo per non arrivare a ridosso del Cosmoprof 2019 — per la costruzione di un nuovo capannone nell’ormai famosa area 48 della Fiera di Bologna, da sempre teatro delle performance di monoposto e bolidi scintillanti. Per venirne a capo si ipotizzarono all’epoca tre strade: usare i terreni dell’ex Cotabo, ricavare un rettilineo nella zona nord dove ospitare le manifestazioni sportive o sdoppiare l’evento tenendo la parte commerciale sotto le Due Torri e spostando quella sportiva a Modena. Una soluzione quest’ultima che avrebbe consentito a Bologna di non separarsi da un marchio distintivo che ha fatto la storia per decenni, pur mostrando negli ultimi anni chiari segnali di stanchezza.
Già nell’edizione 2016, quella del rilancio, la Fiera si era data un orizzonte triennale per far quadrare i conti e ripartire con basi più solide. L’anno scorso nonostante alcuni dati incoraggianti, come la ritrovata visibilità e la presenza consistente dei visitatori, la kermesse ha chiuso con numeri tutt’altro che positivi: un rosso di 1,7 milioni di euro che ha certamente pesato nella decisione di voltare pagina e negli ultimi anni ha polarizzato la discussione attorno alla manifestazione. Ma a questo punto il dado è tratto: si è dunque deciso di spostare l’intero evento a Modena, in Fiera, controllata al 51% da Bologna, ma più piccola e meno costosa rispetto all’expo bolognese. Già, ma quando? L’altra possibile novità riguarda proprio il periodo della manifestazione, non più come di consueto a dicembre, anche per via dei tempi ormai troppo stretti per organizzare l’evento, ma in primavera. L’ipotesi più probabile è dunque traslocare subito sotto la Ghirlandina, nel cuore pulsante della Motor valley, dove hanno sede i marchi italiani più prestigiosi e conosciuti al mondo.
Con quale assetto, si vedrà, anche se nel caso andasse in porto lo storico trasloco sarebbe certo l’utilizzo dell’autodromo di Marzaglia. Dal Comune di Modena nessuno commenta l’indiscrezione, è un fatto però che la notizia negli ultimi giorni circoli con insistenza nel board della Fiera locale. A quanto pare l’annuncio ufficiale sul futuro del Motor Show è previsto a giorni, forse martedì, sempre nell’ottica di un rilancio definitivo di quello che per anni è stato il fiore all’occhiello del movimento automobilistico italiano.
Sull’eventuale spostamento della kermesse dei motori a Modena, a inizio anno in tanti si erano espressi con entusiasmo, seppure con sfumature diverse: in primis il sindaco Giancarlo Muzzarelli, che con le azioni di Comune e Provincia detiene il 29% di Modena Fiere. Ma l’idea non dispiaceva affatto nemmeno a Renzo Servadei, amministratore delegato di Autopromotec, e a Paolo Fantuzzi, ad della Fiera modenese. Restano da capire i contorni di un’operazione a suo modo storica. È solo una questione di giorni.