Corriere di Bologna

«Mio padre iscritto al Pd? È di sinistra da sempre»

- Marina Amaduzzi © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Non si stupisce affatto che suo padre, l’architetto Giambattis­ta Borgonzoni, si sia iscritto al Pd. Sorride infatti la figlia Lucia, consiglier­a comunale e senatrice della Lega. «A parte che uno è liberissim­o di fare quello che vuole — dichiara —, poi soprattutt­o lui è di sinistra da sempre. Mi avrebbe stupito se si fosse iscritto a un altro partito, magari alla Lega». La senatrice del Carroccio, che è anche sottosegre­tario alla Cultura, resta invece vaga su una sua possibile candidatur­a alle Regionali del prossimo anno. Blinda la coalizione di centrodest­ra e annuncia battaglia in consiglio comunale contro la moschea.

«C’è tempo per parlare di elezioni — dice —, intanto pensiamo ad amministra­re e governare bene, a fare il bene dei cittadini ad ogni livello, dal Comune fino a Roma». Il suo nome è tra quelli che circolano dopo il patto tra Berlusconi e Salvini che il candidato per le Regionali sarà del Carroccio. A suo avviso l’asse del centrodest­ra tiene, eccome. «La coalizione e il contratto di Governo sono due cose diverse — sottolinea —, e la coalizione è quella di centrodest­ra. Lo vediamo nelle Regioni dove abbiamo vinto alle ultime elezioni e in quelle dove governiamo in Veneto, in Lombardia, in Liguria». Anche in Emilia-Romagna, dunque, «c’è una coalizione solida, i rapporti tra noi non sono mai finiti — aggiunge —, ogni tanto magari la stampa si diverte a creare tensioni, ma in realtà va tutto bene».

Borgonzoni si prepara infine ad un blitz in consiglio comunale contro la moschea. Un tema che è da sempre «caldo» per i leghisti. Domani infatti la senatrice si siederà sul suo scranno a Palazzo d’Accursio per presentare una diffida scritta al Comune perché non proceda con la permuta del terreno di via Pallavicin­i, dove da anni ha sede il Centro di cultura islamico bolognese, in favore dell’ente di gestione dei beni islamici in Italia. «Oltre agli ovvi motivi già ribaditi sul no alla moschea — spiega Borgonzoni — presenterò una diffida per bloccare la permuta perché c’è poca chiarezza riguardo ai valori dei terreni». Secondo la leghista, «corriamo il rischio che intervenga la Corte dei conti». Una diffida, precisa il sottosegre­tario, che sarà presentata in qualità di consiglier­a e senatrice, non come rappresent­ante del Governo. «La permuta — conclude — è una follia, il sindaco Merola già quando era assessore provò a fare un’operazione simile, poi finita in niente».

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Leghista Lucia Borgonzoni

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