Corriere di Bologna

Di Francesco, solito derby in famiglia «Rossoblù a secco? Tocco ferro...»

Il figlio protagonis­ta a Sassuolo: «L’anno scorso mi è mancata continuità»

- di Alessandro Mossini

Se Bologna piange, Roma sponda gialloross­a non ride. Tutt’altro. Lo capisci dalla conferenza stampa di Eusebio Di Francesco, decisament­e tesa: non potrebbe essere altrimenti, dopo un filotto di quattro partite senza vittoria tra serie A e Champions League con dieci reti subite. Un momento che sarebbe difficile ovunque e che a Roma forse viene maggiormen­te amplificat­o: «Sono molto arrabbiato per quello che ho sentito — attacca l’allenatore della Roma — ho letto di tutto e di più. Ho anche visto un quadretto basato sul film L’allenatore nel pallone: accetto l’ironia, non le offese. Posso sbagliare scelte ma penso di meritare rispetto perché qualcosina di calcio probabilme­nte la capisco».

Dopo un terzo posto in A e una semifinale di Champions, parole che la dicono lunga su quanto si stia vivendo male a Trigoria e dintorni l’inizio stentato. La strada per la risalita passa da Bologna, noto taumaturgo di squadre in crisi, e Di Francesco indica la ricetta: «Dobbiamo ritrovare il fuoco dentro ed essere più cattivi. Fin qui siamo stati i lontani parenti della squadra dello scorso anno, deve scattare qualcosa dentro e deve succedere a partire a Bologna. Andremo al Dall’Ara determinat­i, per vincere e per dimostrare di esserci».

Giocherà per la prima volta da titolare Justin Kluivert, figlio dell’ex attaccante del Milan Patrick, probabilme­nte al fianco di Dzeko e Perotti nel consueto tridente di Di Francesco. Toccherà a loro scardinare la difesa del Bologna, tutto sommato una delle poche armi rossoblù: «È una squadra che tende a difendersi compatta — sottolinea Di Francesco — dovremo essere bravi a non avere fretta. Il Bologna non ha ancora segnato in campionato? Beh, tocco ferro...».

Scaramanzi­e a parte, la gara di oggi avrà anche un aspetto psicologic­o, con il Bologna fin qui sempre arrivato sullo 0-0 all’ora di gioco e con la Roma che in una situazione del genere potrebbe innervosir­si.

In casa Di Francesco sarà il consueto derby famigliare vista la passione rossoblù di Arnaldo, padre di Eusebio e nonno di Federico, ora al Sassuolo. E proprio l’esterno neroverde in questo turno ha acuito i rimpianti di chi lo avrebbe visto ancora volentieri al Bologna, con il gol di tacco e i due assist messi a segno nel 3-1 contro l’Empoli. Un bel modo di rifarsi dopo lo sputo ricevuto da Douglas Costa («Sono circolate frasi che non mi appartengo­no, qualche parolaccia è uscita ma devo morire ora se ho detto una frase razzista»), ma dopo una prestazion­e da mvp Di Francesco junior è tornato anche su Bologna. «Arrivo da una stagione particolar­e — ha spiegato — sia per i miei errori sia per l’infortunio al ginocchio che non mi ha aiutato. Mi è mancata continuità, ora lavoro per migliorarm­i: qui si sentono tutti importanti, siamo una squadra di qualità». Quella di cui ci sarebbe un gran bisogno qui, specie ora che il 3-5-2 — sul cui altare era stato sacrificat­o l’esterno classe 1994 — pare non essere più un dogma.

Mi hanno paragonato all’allenatore nel pallone: accetto tutto ma non le offese Dobbiamo dimostrare qualcosa e lo faremo oggi al Dall’Ara

 ?? Crisi ?? Eusebio Di Francesco deve tirare fuori la Roma da un momento difficile
Crisi Eusebio Di Francesco deve tirare fuori la Roma da un momento difficile

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