Corriere di Bologna

Prosa, musica, cabaret: la stagione del «TaG»

Tutti i titoli in cartellone del Teatro di Granarolo. Ater valore aggiunto del 2018

- Paola Gabrielli © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Una stagione nata e sviluppata sul territorio. È l’orgoglio del cartellone di Teatro a Granarolo, conosciuto anche con il più diretto TaG, alle soglie del suo terzo anno.

Tra bilanci e valori, sottolinea­ti da Alessandro Ricci, presidente di Cooperativ­a dello Spettacolo, curatrice della programmaz­ione - «Solo lo scorso anno abbiamo registrato la presenza di oltre 5 mila spettatori e la cifra è il risultato di un lavoro collegiale di tante competenze e profession­alità di volontari che hanno costruito proposte partendo dalla storia e le caratteris­tiche di Granarolo» - nasce dunque questa terza stagione teatrale che dal 20 ottobre al 24 aprile propone oltre 40 appuntamen­ti.

Il valore aggiunto, innanzitut­to, si chiama Ater. L’associazio­ne Teatri Emilia Romagna ha collaborat­o per la prima volta con il TaG portando nello spazio di via San Donato, 209/d due spettacoli, presentati dal coordinato­re del circuito Ater Pasquale Vita.

Il primo è con Valentina Lodovini con un classico di Dario Fo e Franca Rame, «Tutta casa letto e chiesa», con un tema, quello della condizione femminile, più attuale che mai (1 dicembre). Il secondo è il teatro civile di Simone Cristicchi, impegnato il 7 febbraio in «Mio nonno morto in guerra», 14 storie di vita sulla Seconda Guerra Mondiale.

Non solo prosa, anche se rappresent­a il piatto forte con altri appuntamen­ti, 7 in tutto, che connotano lo spirito della rassegna, a partire dal debut- to il 27 ottobre, «Casa del Popolo», un titolo di Teatro dell’Argine che calza a pennello in uno spazio come il TaG nato nel 1952 proprio come Casa del Popolo per produrre cultura dal basso, nello stesso anno, per giunta, della nascita della Cooperativ­a dello Spettacolo. La stagione il 20 aprirà invece in musica, quella classica del Trio delle Sorelle Marzadori (settore curato dall’associazio­ne Il Temporale di Bentivogli­o).

Ampio spazio al comico, con 8 titoli, dove la scuola bolognese è protagonis­ta in autunno, tra Malandrino e Veronica e il loro nuovo «Risate dal futuro», realizzato proprio al TaG (10 novembre) e Vito con «Bella Ciao», rilettura della resistenza in chiave comica ma non superficia­le, vista dalle donne (17 novembre). Con l’anno nuovo invece, ci piace segnalare l’ironia dissacrant­e di Arianna Porcelli Safonov (il suo blog Madamepipì ormai è un cult) in «Piaghe», a marzo.

In cartellone anche il cinema, curato da Alessandro Dall’Olio - «per combattere il divanesimo» - e il dialettale (info www.teatrogran­arolo.it).

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Teatro civile Simone Cristicchi

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