Contro Cristiano Ronaldo senza centrocampo Poli e Svanberg in dubbio per la sfida con i bianconeri
Rilanciato dal pomeriggio di gloria contro la Roma, il Bologna si appresta a vivere la partita più attesa dell’intera stagione. Tentare di fare lo sgambetto ai Campioni d’Italia in carica è sempre un momento speciale e quest’anno il viaggio verso lo Juventus Stadium sarà reso ancor più emozionante dalla possibilità di sfidare sul campo Cristiano Ronaldo, attuale detentore del suo quinto Pallone d’Oro. Nella notte più prestigiosa e difficile dell’anno però Inzaghi, storico ex bianconero, rischia di doversi inventare qualcosa di speciale visto che potrebbe non avere neanche abbastanza uomini da schierare a centrocampo. Al lungodegente Donsah (doppie sedute quotidiane all’Isokinetic ma rientro ancora rimandato) e allo squalificato Pulgar si sono aggiunte infatti le condizioni decisamente precarie di Andrea Poli che sabato si è infortunato al polpaccio sinistro. Nelle prossime ore Inzaghi conoscerà l’esito degli esami a cui è stato sottoposto l’esperto mediano, ma sicuramente sta già pensando a come sostituirlo. Il vero problema è che domani a Torino potrebbe non esserci neanche Erik Svanberg, talentino svedese che ha strappato applausi contro la Roma prima di lasciare il campo in seguito ad un colpo alla testa. Il 19enne ex Malmö ieri stava bene ma non si è allenato e la sua convocazione per la sfida contro la Juventus resterà in stand-by fino all’ultimo: sarebbe inutile correre qualsiasi rischio per la salute del ragazzo.
Il centrocampo del Bologna risulta così evidentemente sguarnito a livello numerico visto che Dzemaili e Nagy potrebbero essere aiutati soltanto dall’impiego di Valencia o di un ragazzo della Primavera. In realtà esiste anche un’altra soluzione affascinante quanto rischiosa: l’utilizzo dal primo minuto nel ruolo di mezzala di Riccardo Orsolini, in prestito proprio dalla Juventus. Lo stesso Inzaghi però giusto sabato scorso aveva spiegato di voler utilizzare il giovane ascolano in mezzo al campo soltanto come arma tattica a partita in corso e non da titolare. Le prossime ore saranno decisive per sciogliere questo rebus che inevitabilmente avrà ripercussioni anche nel delineare la disposizione tattica complessiva di un Bologna che fino alla prossima settimana dovrà fare a meno anche di Palacio.