Il Giro d’Italia partirà da piazza Maggiore l’11 maggio Cinque tappe in regione, cronoprologo a San Luca Bologna la rosa
Dopo l’arancione delle Mobike, il prossimo anno Bologna si tingerà di rosa. Il Giro d’Italia del 2019 infatti prenderà il via da Piazza Maggiore il prossimo 11 maggio con una spettacolare ascesa a San Luca teatro della classica cronometro d’apertura. Solo in un’altra occasione la corsa rosa partì dal capoluogo emiliano, nel 1994 con una semitappa mattutina e una crono pianeggiante nel pomeriggio. Bologna e i suoi colli di nuovo teatro di un evento prestigioso e quindi vetrina internazionale «grazie alle immagini televisive distribuite da ben 198 paesi», come ha sottolineato l’ad di Rcs Paolo Bellino ieri nella sala Fanti di Viale Aldo Moro. Visibilità planetaria non solo per le Due Torri, ma anche per Riccione, Ravenna, Modena, Carpi e pure San Marino, che verranno attraversate dai «girini» in questa 102° edizione.
Saranno quindi tre le tappe che si correranno interamente sulle nostre strade, quasi un record. Sicuramente un omaggio a una terra (non solo di motori), «che ha una forte connotazione sportiva e ciclistica (Pantani, Adorni, Baldini, tanto per citare alcuni campioni ndr) oltre che turistica», ha detto Mauro Vegni, direttore della corsa. Evento costruito col governatore Stefano Bonaccini, felice di portare grandi manifestazioni sportive, «fattore di sviluppo e di forte attrattività per il territorio», come i Mondiali di pallavolo a Bologna o gli Europei di calcio under 21 del 2019 in tre stadi della via Emilia. «Per tutti noi il Giro sarà una festa, un’emozione e un sogno che s’avvera», ha commentato Bonaccini che alla guida del Apt regionale ha scelto l’ex ciclista Davide Cassani, ct della nazionale. «Ci attende un’impresa titanica, sono sicuro saremo all’altezza», scriveva intanto su Facebook l’assessore allo Sport Matteo Lepore. Di certo, non si tratterà semplicemente di tre corse ciclistiche: il Giro è molto molto di più. Se la gara inizia sabato 11 maggio, la carovana rosa arriverà a Bologna almeno quattro giorni prima per svolgere tutte le pratiche d’iscrizione, accreditamento e presentazioni (da decidere il meeting point). Operazioni lunghe e coinvolgenti che porteranno in città più di mille persone, tutte al seguito della corsa e provenienti da ogni angolo del mondo. Un’invasione pacifica e assai interessante per l’indotto.
Dal punto di vista sportivo, il programma è ricchissimo. Prima tappa a cronometro, Bologna – San Luca di 8,2 km (piazza Maggiore, Porta San Felice, rotonda Romagnoli, via della Barca, Dall’Ara e San Luca) proprio per «cambiare qualcosa e dare un’impronta forte alla classifica con i big protagonisti anche se non ci saranno grandi distacchi», spiega Vegni. La seconda tappa partirà sempre da piazza Maggiore e si dirigerà verso sud in una località che verrà svelata più avanti. Weekend di fuoco, con il derby BolognaParma previsto proprio per domenica 12 maggio. Il Giro torna in regione la domenica successiva per la nona frazione, un’altra cronometro di 34 km con partenza sul lungomare di Riccione e arrivo a San Marino, in salita. Lunedì riposo e martedì la pianeggiante Ravenna-Modena con attraversamento di alcuni paesi terremotati. Mercoledì ripartenza da Carpi per destinazione ovest ancora ignota. Quasi un giro regionale. Tant’è che la Gazzetta in quei giorni «lancerà quattro pagine dedicate all’Emilia-Romagna», dice il direttore della Rosa Andrea Monti, «che resteranno anche dopo il Giro».
” Stefano Bonaccini Per noi il giro sarà una festa e un fattore di sviluppo e attrattività per il territorio