Scansarsi con la Juve Una pessima idea
Matteo Chillo, oggi in campo al PalaDozza nella prima semifinale di Supercoppa di A2. Emozionato?
«Per forza, lì ci sono cresciuto, da tifoso prima che da giocatore delle giovanili Fortitudo. Ma sarà un’emozione diversa, in fondo contro la Effe ci ho già giocato un’altra volta».
Ma con la maglia di Treviglio, non di Treviso…
«Lo so, sembra fatto apposta… Avevo altre offerte ma ho scelto Treviso con convinzione, per il livello, la tradizione, le ambizioni. Come in qualsiasi lavoro, quando non puoi più stare in un posto devi cercarne un altro, e Treviso è il migliore che potessi trovare. Ho 25 anni e sono motivatissimo, voglio provare a salire di livello».
Suo padre, un volto notissimo in Fossa, che dirà?
«La decisione è di due mesi fa, ne abbiamo parlato allora. Nulla da aggiungere: lui è contento per me ed ha sempre appoggiato le mie scelte. E ovviamente continua a tifare per la Fortitudo». Dietro lo striscione XXL sono quasi tutti suoi amici o parenti.
«Tornare al PalaDozza è sempre bello. Io comunque sono molto tranquillo. Tanto, anche se non dovesse esserci Fortitudo-Treviso in Supercoppa, succederà in campionato».
In campionato, voi e la Fortitudo su tutti, poi Verona e Udine?
«Sulla carta sì, poi bisognerà verificare mille cose strada facendo. Udine mi pare già molto solida, Verona ha enorme potenziale. E la Fortitudo, inutile dirlo, è attrezzatissima».
La nuova Treviso com’è?
«Rinnovata ed ambiziosa, con un coach di grande valore come Menetti. Americani nuovi, molti italiani nuovi, avremo anche Tomassini tra qualche mese. Sale diretta la prima, sarà un campionato molto diverso da quello degli altri anni, ogni partita conterà il doppio».