Corriere di Bologna

L’ANIMA DELLA POLITICA

- Di Giovanni De Plato

Il dibattito che si è aperto nel Pd di Bologna, dopo le dimissioni del segretario provincial­e, Francesco Critelli, è davvero disarmante. Chi sperava nell’apertura di una verifica politica ha dovuto ricredersi. Sarebbe stato coerente che gli oltre 250 reclamanti le dimissioni avessero chiesto di anticipare il congresso e di aprire finalmente un reale dibattito politico sulle sorti del paese e sulla risoluzion­e dei suoi problemi anche a livello locale, coinvolgen­do gli elettori e i simpatizza­nti.

Il congresso servirebbe se non altro a permettere una riflession­e critica in merito alla passata gestione e a elaborare un programma alternativ­o alla irresistib­ile ascesa dei giallo-verdi. Nulla di tutto questo. In realtà si è trattato ancora una volta di una lotta di potere senza alcuna volontà di ritornare a guardare in faccia la realtà e ai suoi drammatici problemi. Come non si è trattato di un atto di responsabi­lità con le dovute dimissioni da parte del segretario.

Stiamo assistendo da una parte al solito colpo di mano per imporre una nuova maggioranz­a in vista delle scadenze elettorali in modo da decidere e spartirsi le candidatur­e, i componenti del consiglio e degli assessorat­i che si riuscirann­o ad ottenere. Dall’altra a una difesa irresponsa­bile del segretario Critelli che sostiene di non essersi dimesso perché quella norma sarebbe stata abolita nel nuovo statuto del partito, come dire in regola a futura normativa.

Il gioco tra le correnti, sottocorre­nti, sottogrupp­i e i loro capi e capetti è ormai divenuto letale per il Pd. Sarebbe stato un segno di rianimazio­ne se il gruppo dirigente avesse sciolto le correnti e si fosse interament­e dimesso, avviando il processo di costituzio­ne di un nuovo soggetto politico di sinistra su una idea di democrazia, su una visione della società futura, su un programma di governo in risposta ai bisogni e alle aspettativ­e dei cittadini (giovani, lavoro, immigrazio­ne, sicurezza). Che qualcosa si muova in questa direzione lo lascia sperare l’appello «Il segretario lo scelgo io» di Meri De Martino, giovane segretaria del circolo del Pratello, che vorrebbe «ritrovare l’anima della politica». Gli altri circoli cosa aspettano a scendere in campo? Il prossimo anno, mancano pochi mesi, si voterà in Europa, in Regione e in circa quaranta Comuni della Città metropolit­ana: quanti di questi passeranno dal centrosini­stra ai sovranisti? Le previsioni sono che molti Comuni della montagna e della pianura cambierann­o colore. Si ha l’impression­e che l’attuale gruppo dirigente, maggioranz­a e minoranza passata e presente, stiano spianando la strada all’arrivo dei giallo-verdi. Se questo avverrà, stanno rendendo possibile l’assalto finale alla roccaforte di Bologna nel 2021.

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