Corriere di Bologna

La scure della Procura sui casi pendenti, dimezzati i fascicoli

I primi due anni di Amato: «Ci siamo allineati sulla definizion­e in tempi congrui dei procedimen­ti»

- Rotondi

Il procurator­e Amato traccia un bilancio dei suoi due anni alla guida della Procura. Quando s’insediò indicò gli obiettivi: indagini più veloci e fascicoli da smaltire. I numeri dicono che la Procura in questo biennio ha dimezzato i fascicoli pendenti e ne ha definiti 50mila in più. Molte le archiviazi­oni: tra queste il Passante, i complici di Igor e i saluti fascisti in piazza.

Quando s’insediò al vertice di via Garibaldi indicò il traguardo verso cui avrebbe voluto condurre la Procura che s’apprestava a guidare: indagini più veloci, smaltiment­o degli arretrati e una più rapida definizion­e dei fascicoli, soprattutt­o di quelli dai contorni labili che difficilme­nte avrebbero avuto chances davanti a un giudice. Ieri il procurator­e Giuseppe Amato ha tracciato il «bilancio sociale» dei due anni (dal primo luglio 2016 al 30 giugno) passati alla guida dell’ufficio, condensand­o in un dossier obiettivi, statistich­e e metodo di lavoro seguito. «C’è ancora tanto da fare nell’ottica dello sveltiment­o ma il risultato, orientato alle esigenze del giusto processo e di garantirne la ragionevol­e durata, è positivo: l’arretrato è fortemente ridotto e ci siamo allineati sulla definizion­e in tempi congrui dei procedimen­ti».

E dunque andiamo ai numeri. Il più significat­ivo riguarda i fascicoli pendenti. Al 30 giugno 2018 erano 25.062, quasi dimezzati rispetto ai 40.879 dello stesso periodo del 2016. Quelli con indagati ora sono 14mila, contro i 22mila del 2016, quelli contro ignoti pendenti sono seimila contro quasi novemila, mentre quelli di competenza del giudice di pace sono 3.500 contro i 6.700. Uno scatto che emerge anche sul totale dei procedimen­ti definiti nel biennio, poco più di 147mila contro i 94.476 chiusi dal 2014 al 2016. I carichi di lavoro restano elevati con 47.998 fascicoli iscritti nei primi sei mesi di quest’anno, circa 260 al giorno. Un altro dato significat­ivo riguarda le modalità di definizion­e dei fascicoli contro noti: nella metà dei casi la Procura ha proceduto con la richiesta di archiviazi­one, e naturalmen­te nell’altra metà esercitand­o l’azione penale. Un andamento su cui hanno influito certamente vecchie inchieste ancora aperte ma con poche possibilit­à di approdare a un processo.

Tra le inchieste avviate verso l’archiviazi­one ce ne sono alcune recenti, come quella sull’iter del Passante di mezzo innescata da un esposto di Insieme Bologna: «Onestament­e, in questa fase non vedo una situazione penalmente significat­iva: tireremo le fila, ma mi pare che ci stiamo muovendo in questa direzione», ha detto Amato che ha confermato anche il comune destino, questo scontato, del fascicolo sull’esplosione di Borgo Panigale. Resta aperto, come noto, anche il procedimen­to sui fiancheggi­atori di Igor. A meno di colpi di scena clamorosi, non ci saranno novità, perché spiega il procurator­e, «non pare avesse dietro chissà che rete strutturat­a, è un soggetto autonomame­nte in grado di spostarsi sul territorio e può essersi allontanat­o» anche da solo. Non è chiaro dunque come abbia fatto a lasciare Molinella mentre gli davano la caccia centinaia di carabinier­i, un scelta che Amato ha comunque definito «doverosa e condivisib­ile». Vanno in archivio anche i saluti romani fatti dai militanti durante il comizio del leader di Forza Nuova Roberto Fiore in piazza Galvani il 16 febbraio 2017, («la Cassazione è chiara in proposito») denunciati da Merola. Amato fa invece un passo indietro sulla vicenda della badante che rubò a degli anziani da lei assistiti gioielli per circa 60mila euro. Il pm chiese l’archiviazi­one per la per tenuità del fatto, ma ora la Procura chiederla di revocarla.Un errore, perché «non c’è stata una valutazion­e adeguata e attenta».

Tra i gruppi dei magistrati più impegnati c’è la Dda che, dopo il passaggio del pm Marco Mescolini a capo della Procura di Reggio Emilia, e quello imminente di Enrico Cieri alla guida di quella di Alessandri­a, vedrà nuove nomine: una di queste riguarda il pm Marco Forte, che ha seguito le indagini su Norbert Feher alias Igor il russo. Sia Aemilia che Feher sono citati anche nel capitolo spese del bilancio, dove si precisa che i «significat­ivi» costi per le intercetta­zioni sono stati necessari.

Mostrati al comizio di Fiore prima delle Politiche, anche questi saranno archiviati

 ??  ?? Qui sopra, Norbert Feher, alias Igor il russo, ora in carcere in Spagna: l’indagine non ha svelato nessuna rete di complici. A sinistra, in alto l’esplosione di Borgo Panigale e, sotto, una protesta dle comitato No Passante
Qui sopra, Norbert Feher, alias Igor il russo, ora in carcere in Spagna: l’indagine non ha svelato nessuna rete di complici. A sinistra, in alto l’esplosione di Borgo Panigale e, sotto, una protesta dle comitato No Passante
 ??  ?? Fascicoli senza sviluppi
Fascicoli senza sviluppi
 ??  ??
 ??  ?? Chi è  Giuseppe Amato, romano di 58 anni, è procurator­e di Bologna dal luglio del 2016, prima della nomina guidava la Procura di Trento ed è stato sostituto antimafia a Roma
Chi è  Giuseppe Amato, romano di 58 anni, è procurator­e di Bologna dal luglio del 2016, prima della nomina guidava la Procura di Trento ed è stato sostituto antimafia a Roma

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy