Pittura, ceramica, disegno: il giro del mondo nelle opere di Simoni
Un percorso espositivo che mette in dialogo le installazioni con i dipinti di grandi e piccole dimensioni di diversi periodi, più per affinità elettive che cronologiche. La mostra di oltre 20 opere dedicata dal Mambo a Mariella Simoni, artista di origine lombarda che ha girato il mondo, punta a far emergere temi ricorrenti nel suo lavoro come l’intelletto, la psicologia, la questione del sé e la soggettività in relazione alle forme espressive.
La Simoni si è affermata in Italia dagli anni ‘70, con un occhio alle dinamiche dei movimenti artistici del tempo come l’Arte Povera, ma con lo sguardo rivolto verso l’interiorità, per la volontà di esporsi mettendo a nudo in ogni opera il processo creativo. Le opere esposte da oggi a Villa delle Rose, in via Saragozza, con inaugurazione alle ore 17,30, coprono un arco di tempo compreso tra gli esordi degli anni ‘70 fino agli sviluppi più recenti, spaziando tra le diverse tecniche con le quali Simoni si è confrontata come installazione, pittura, disegno, ceramica, interventi con elementi botanici o con il vetro. Sono inoltre ricostruiti e resi nuovamente visibili alcuni lavori di precedenti mostre. L’esposizione, curata da Barbara Vanderlinden e accompagnata da un catalogo, sarà aperta sino all’11 novembre.