Il robot collaborativo che rivoluziona la fabbrica
A Gattatico (Re) la Procter & Gamble avvia la sperimentazione di un «braccio» intelligente
Quando l’industria 4.0 diventa realtà. Succede nello stabilimento Procter & Gamble di Gattatico (Reggio Emilia), il secondo che il colosso dei detersivi ha in Italia, dove vengono realizzati e confezionati prodotti di marchio Viakal e Mastro Lindo. Proprio qui da poco è stato installato il primo robot collaborativo di casa P&g, completamente automatizzato, che supporterà l’attività industriale migliorando efficienza e produttività. Di fatto, secondo gli addetti ai lavori, il robot collaborativo migliorerà sensibilmente la produzione. In sostanza si tratta di un braccio meccanico che caricherà sulle linee di produzione i materiali destinati alla formatrice. In questo modo, si migliorerà l’efficienza, la qualità e la produttività del processo produttivo e, una volta terminata la fase di test, si procederà alla sua espansione in vari siti produttivi P&g. Il processo prevede di conseguenza l’investimento sulla formazione di nuove competenze del personale così da assicurare una piena efficienza operativa. Con questa novità, lo stabilimento di Reggio Emilia diventerà un hub di importanza sovranazionale per la multinazionale statunitense. Nato sotto l’ala della famiglia Melli e da 30 anni casa di Procter & Gamble, l’impianto di Gattatico oltre al robot collaborativo potenzierà anche la raccolta dati, l’analisi, le interazioni uomo-macchina, favorendo la robotica, le comunicazioni, le interazioni machine-tomachine e le nuove tecnologie. Sarà anche applicata la tecnologia laser ai veicoli automatici capaci di spostare sia materiali che bancali di prodotto finito ed entro novembre 2018 saranno disponibili carrelli automatici, capaci di gestire la logistica del magazzino. L’innovazione va di pari passo con il tema della sostenibilità, visto che l’impianto ha ottenuto la certificazione «Zero rifiuti in discarica» e ha già raggiunto la maggior parte degli obiettivi di sostenibilità fissati per il 2020, abbattendo, rispetto all’anno di riferimento 2010, i consumi di energia (-22%) e di acqua (-21%), l’emissione di CO2 (-88%), grazie anche all’utilizzo di energie da fonti rinnovabili. Inoltre ogni anno nello stabilimento di Gattatico si usano oltre 1500 tonnellate tonnellate di plastica riciclata da scarti industriali che vengono riutilizzati per la produzione delle bottiglie dei diversi prodotti. «Da tempo — ha detto Franco Giannicchi, presidente e ad P&G Sud Europa — abbiamo avviato un processo di trasformazione nel modo in cui intendiamo raggiungere il mercato che si basa su innovazione e tecnologia. Siamo convinti che sia assolutamente fattibile poter raggiungere gli scaffali dei supermercati in meno di 24 ore dalla produzione. Soprattutto a Gattatico, un impianto che si è sempre distinto per essere agile, innovativo, attento alla sostenibilità ambientale e all’avanguardia nella ricerca e sviluppo».