Corriere di Bologna

Virtus da prima fascia Fortitudo favorita

Lotta serrata per i playoff ma il campionato sembra segnato. Incognita Torino

- di Luca Aquino e Enrico Schiavina

Ancora più del solito, questo sembra un campionato di Serie A già segnato. Come sottolinea anche coach Matteo Boniciolli nell’intervista di queste pagine, l’Armani Milano non dovrebbe avere rivali. Per questioni di budget è stata una costante delle ultime stagioni, quando non sempre è arrivata comunque al bersaglio grosso, ma questa volta anche la costruzion­e tecnica della squadra sembra senza sbavature. Non ha punti deboli, l’Olimpia, e allora si corre per farle compagnia in finale playoff. L’organico più attrezzato, in questo senso, dovrebbe essere quello di Venezia. La Reyer ha mantenuto un nucleo già collaudato riportando in Laguna uno degli eroi dello scudetto 2017, Julyan Stone.

E la Virtus? La squadra di Pino Sacripanti è una delle tante che galleggian­o in zona playoff con l’ambizione di inserirsi fra le prime quattro strada facendo. L’ingresso nelle prime otto è il must della stagione, dopo la delusione dell’anno scorso, e il roster è stato costruito con giocatori di esperienza europea per poter sostenere senza problemi il doppio impegno campionato-coppa. La Segafredo ha tante frecce al proprio arco e sembra ben assortita. Il precampion­ato ha detto che la chimica di gruppo è già a buon punto e la tenuta difensiva molto più affidabile di quanto si pensasse. Le gerarchie sembrano già chiare, con Punter e Aradori prime punte, Taylor leader e collante, Martin jolly che in cinque minuti di furore agonistico può spaccare ogni partita.

Fra chi ambisce alle prime quattro posizioni sicurament­e Avellino, che ha operato innesti di grande qualità e pedigree a cominciare dall’ex campione Nba Norris Cole per continuare con Demetri Nichols, Matt Costello e Caleb Green. La voglia di riscatto e il talento diffuso nel roster fa della Dinamo Sassari una pretendent­e alla parte alta della classifica. Reduce da due finali scudetto consecutiv­e, un nuovo miracolo di Trento non stupirebbe nessuno. Buscaglia ha però perso due uomini chiave come Shields e Sutton, ha ritrovato Pascolo e si affida alla classe di Marble, ma probabilme­nte la stagione dipenderà da Diego Flaccadori. La guardia 22enne è attesa all’anno della svolta che potrebbe trasformar­lo in uomo mercato la prossima estate essendo in scadenza di contratto.

La corsa agli ultimi posti playoff sarà come al solito tiratissim­a. Torino, con il maestro Larry Brown in panchina, deve trovare la chimica giusta per inserirsi, Brescia sembra più quadrata e ha operato bene sul mercato per aggiungere profondità al roster, Brindisi è reduce da un grande precampion­ato, Cremona, Varese e Cantù sono un trio imprevedib­ile e capace di sorprender­e come lo scorso anno. Reggio Emilia è una scommessa intrigante, con Ricky Ledo potenzialm­ente miglior giocatore del campionato, mentre in coda la neopromoss­a Trieste, Pistoia di Ramagli e Pesaro cercherann­o di evitare l’ultimo posto.

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