Le montagne russe dei risultati
Le vittorie hanno scatenato entusiasmi anche eccessivi Sbaglia chi paragona Santander a Belotti e Zaza, Inzaghi sta trovando un equilibrio duraturo
Il pessimo inizio, poi le due vittorie in una settimana contro Roma e Udinese. Qual è il vero Bologna? È stata un po’ la domanda ricorrente degli ultimi giorni: il reale valore del Bologna è quello delle prime quattro giornate o quello delle ultime due uscite al Dall’Ara? I risultati influenzano i giudizi, persino quelli individuali («Santander ha poco da invidiare a Belotti e Zaza», sosteneva un’improvvida nota vocale del dopogara), e probabilmente non è nemmeno corretta la risposta più classica arrivata al quesito, ovvero «è una via di mezzo». Perché contro Roma e Udinese il Bologna ha saputo portare a casa due vittorie molto diverse tra loro, trovando però un comune denominatore notato da molti: «Se la squadra va in campo con il carattere delle due gare casalinghe non avrà troppi problemi a salvarsi». Ed è così, perché testa e atteggiamento possono mascherare le lacune evidenziate nel primo mese di campionato. Nelle due vittorie il Bologna ha saputo farlo punendo le difficoltà della Roma — che da lì in poi ha cambiato tutto, in primis schema di gioco — e superando ingiustizie e gol subito contro l’Udinese. «Soprattutto i tre punti di domenica scorsa — evidenzia un tifoso — hanno mostrato una squadra dotata di una solidità mentale a cui non eravamo più abituati». Considerazioni corrette, così come quella che riguarda l’altro denominatore comune dei due successi: «Visto che i due successi sono arrivati con lo stesso undici, forse Inzaghi ha trovato la formazione-tipo», evidenzia un tifoso guardando gli schieramenti titolari. Molti infatti la rivorrebbero in campo domani a Cagliari, ma la partita in Sardegna è attesa per un altro motivo: «È un test di maturità anche per capirne di più sul Bologna: fare punti confermerebbe di essere sulla strada giusta».