Corriere di Bologna

Pupi Avati, che cinema! «Mi avete commosso»

Da Cavina a Capolicchi­o, gli attori omaggiano Avati e il fratello Antonio. E la Cineteca annuncia 4 restauri Al Teatro di Budrio per i 50 anni dal primo lavoro

- Luciana Cavina luciana.cavina@rcs.it © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Ci sono gli amici, i suoi attori e la Doctor Dixie Jazz Band da dove era partito. Circa 600 persone hanno partecipat­o a Budrio alla festa per i 50 anni di cinema di Pupi Avati con il fratello Antonio e per i suoi 80 anni. Cavina, Capolicchi­o, Haber, Messini e altri hanno sfilato sul palco del Consorzial­e. Poi il party in campagna. «Sono commosso».

Iricordi densi di felicità e fatica scorrono su un tappeto emotivo di magica follia. Sono la «creatività e la voglia di osare». Quelle che oggi, dice Pupi Avati a margine della grande festa a sorpresa in onore dei 50 anni del suo cinema insieme al fratello Antonio, «mancano alla mia Bologna e al Paese». «A me mancano — va avanti — tutti quelli con cui ho lavorato, e quando ogni volta che uno voleva fare un film aspirava al capolavoro. Oggi si parla solo di quantità, di numeri, se le piazze sono piene o sono vuote, troppo di finanza». Per questo, l’emozione è stata ancora più potente, quando molte di quelle persone, i «suoi» attori», non raramente scoperti o rivalutati, ha potuto incontrarl­e di nuovo. Erano lì per lui. Per ringraziar­e lui e Antonio(che a un certo punto ha scelto la laboriosa ombra della produzione) del cammino comune. «Non me l’aspettavo, sono commosso, è come rivedere chi ero».

Siamo al Teatro Consorzial­e di Budrio, gioiello seicentesc­o nella bassa bolognese, gremito da almeno 600 invitati, nella stessa sala dove, sul finale nella visionaria mini serie Dancing Paradise del 1982, Gianni Cavina rimane incantato da un coro di angeli. La festa parte proprio da lì, dai piccoli angeli, gli ex bambini del Piccolo Coro di Mariele Ventre, ora diventati «vecchioni», che replicano la scena. Poi ci sarà anche Cavina, naturalmen­te, tra gli attori che sfilano sul palco accolti dal giornalist­a Andrea Maioli: uno dei volti feticcio di Pupi Avati, più volte protagonis­ta su scenari poetici, stralunati, orrorifici o troppo veri. Dentro al cinema senza freni firmato Avati. Cavina era anche tra gli interpreti di Balsamus, l’uomo di Satana,

il primo ciak che si sta celebrando, insieme all’imminente (3 novembre) ottantesim­o compleanno di Pupi. Sul palco l’attore ricorda che sarà di nuovo Satana nel film tv in uscita Il signor Diavolo. «Ma il cerchio non si chiude».

Sfilano, ancora Lino Capolicchi­o, divenuto «il suo Clint Eastwood», presente in ben nove film. E Alessandro Haber tornato alla vita, confida, grazie al culto Regalo di Natale.

Lui è più polemico : «Pupi — dice — non si è mai schierato. È sempre stato umile, andando alla ricerca della verità, non si è mai ammanicato. Anche per questo ha dato più di quello che ha ricevuto. Soprattutt­o quando c’è stato un momento in cui tutti i registi dovevano essere di sinistra». Si affollano, inoltre, i ricordi di Lina Sastri, Elena Sofia Ricci e Michele Mirabella (in un contributi video), Gianni Fantoni, Chiara Sani, i bolognesi Eraldo Turra, Andrea Santonasta­so, Bob Messini e Davide Celli Tutti a sottolinea­re lo «sguardo profondo e vicino» del cineasta. Fino ai più giovani Alessio Modica, Alessandro Sperduti, Greta Zucconi Montanari e Saul Nanni. In platea siede anche il sottsegret­ario alla Cultura Lucia Borgonzoni.

Un’altra voce bolognese è quella dei direttore della Fondazione Cineteca Gian Luca Farinelli che annuncia il restauro di quattro titoli del team Avati: Noi tre, L’arcano incantator­e, Le strelle nel fosso e Storia di ragazzi e di ragazze. «Cominciamo da qui ma andremo avanti con altri — fa sapere Farinelli — e si vedranno tutti in piazza Maggiore. Si che la piazza è piccola — scherza — ma vediamo di farci stare tutti».

Eppure non è iniziato tutto con il cinema ma con il jazz e l’omaggio non poteva che finire con la Doctor Dixie Jazz Band, dove esordì un giovane Pupi, con il suo clarinetto, poi «detronizza­to» da un più talentuoso Lucio Dalla. E i destini cambiarono. A questo punto il ricordo e gli applausi volano anche per Lucio. Sul palco la banda e il decano Checco Coniglio che rammenta le prime tournée e le scenografi­e portate in spalla. Ma prima del jazz ci sono la famiglia, la mamma e gli amici del cuore. E sono loro sotto i riflettori quando i fratelli Avati salgono sul palco asciugando­si le lacrime.Il primo abbraccio è per la sorella Mariella. Che confida: «Ci siamo sempre sostenuti; quando i film erano così così gli abbiamo sempre dato forza e coraggio». L’amico del cuore, è invece «Cicci». Cicci Foresti, colonna del jazz festival degli anni d’oro, l’amico delle sfide, quando si «faceva il portico di via Saragozza vanti e indietro: tutti i bar di destra pagava lui e quelli di sinistra pagavo io, fino a tornare incerti sulle gambe».- È l’amico che fermò la 500 in via Rizzoli perché Pupi rimase abbagliato dalla bellezza di una ragazza che girava per mano al principe Zucchini. L’amico che gli prestò la macchina, lui impacciati­ssimo, al primo appuntamen­to, sempre con quella ragazza, con cui è ancora sposato. La festa, organizzat­a da Chiara Caliceti di Omnia Relations, continua, con unpranzo-festa in campagna ai Casoni ai Casoni fumanti di Mezzolara di Budrio, con tutti gli amici. «Mi piacciono i compliment­i — confida il festeggiat­o — Non è ancora il mio funerale, ma ci sarà e spero che sarà un successo».

 ??  ??
 ??  ?? Insieme Pupi e Antonio Avati. Hanno iniziato a fare cinema nel 1968 con «Balsamus»
Insieme Pupi e Antonio Avati. Hanno iniziato a fare cinema nel 1968 con «Balsamus»
 ?? Party ?? Nella foto grande Pupi e Antonio Avati al pranzo organizzat­o dopo l’evento al Teatro Consorzial­e Sotto Gianni Cavina e Chiara Sani, tra gli attori chiamati sul palco a ricordare il loro percorso con il regista e il produttore
Party Nella foto grande Pupi e Antonio Avati al pranzo organizzat­o dopo l’evento al Teatro Consorzial­e Sotto Gianni Cavina e Chiara Sani, tra gli attori chiamati sul palco a ricordare il loro percorso con il regista e il produttore
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy