«Effe fortissima Verona crescerà Il livello s’è alzato per correre in A»
Luca Dalmonte, che effetto le fa cominciare il campionato contro la Fortitudo?
«In casa contro la Fortitudo era finita la nostra stagione l’anno scorso, in gara 4 dei quarti. Ripartiamo da lì. Dopo trent’anni di questo mestiere, è sempre un’emozione. Che poi è la benzina che ti fa andare avanti».
La sua Verona sulla carta è forte ma ha fatto un precampionato molto negativo.
«È vero, ma sempre precampionato resta. Poi capisco che viviamo in un mondo in cui si guarda sempre e solo al risultato. Ne prendo atto e dico che comunque ci è servito, per testarci e conoscerci. E io so che ci siamo allenati benissimo: domenica alla palla a due si tira un riga».
La Effe al contrario ha fatto un precampionato fin troppo buono. A Verona le preparate un trappolone?
«Non sono affatto sorpreso dai risultati della Fortitudo fin qui. È fortissima, equilibrata, ed ora anche carica di fiducia. Servirà una grande partita per provare a fermarla».
Nella corsa alla promozione diretta, Effe e Treviso in prima fila, voi e Udine in seconda. Condivide?
«Condivido tutto e niente. I valori sulla carta possono essere quelli ma parliamo di una corsa lunga sette mesi, una maratona, può succedere tutto. Per noi l’obiettivo è far meglio dell’anno scorso, ma andrebbe bene anche farcela l’anno prossimo».
Tre promozioni, cinque retrocessioni. Cosa cambia in questa A2?
«Le tre promozioni ingolosiscono, le cinque retrocessioni spaventano, il risultato è che si è alzato decisamente il livello, basta scorrere i roster per rendersene conto. E per tutti si alza la pressione, le aspettative. Anche se in realtà le chance di salire sono solo due per squadra, una nella prima fase e una nei playoff. L’imbuto resta molto stretto».