Il Festival del tortellino si conferma già da record Più di mille chili di pasta in appena undici ore
Più di mille chilogrammi preparati tra tortellini e paste ripiene possono sembrare una cifra iperbolica, che però trova una giustificazione plausibile quando si scopre che si tratta del bilancio di undici ore di febbrile attività di ventiquattro grandi chef, impegnati ieri dalle 11,30 alle 22,30 a Palazzo Re Enzo.
Anche quest’anno il «Festival del tortellino» di Bologna, dedicato a Giacomo Garavelli, maitre bolognese che nel 2012 insieme allo chef Marcello Leoni lanciò l’idea di organizzare una grande giornata dedicata al tortellino, non ha tradito le aspettative. In attesa dei numeri ufficiali sulle presenze che hanno visitato l’iniziativa promossa dall’associazione tOur-tlen, utili anche per sapere se c’è stato il sorpasso rispetto alle 9.000 persone dell’anno scorso, resta l’indiscutibile successo della kermesse, promossa in coincidenza con la festa di San Petronio e favorita da un clima ancora estivo. Un consenso ancor più ampio degli anni passati, confermato dal flusso senza sosta di giovani e famiglie e dalla curiosità di molti turisti, anch’essi stuzzicati dai vari assaggi. Le uniche regole, ribadite dallo chef Mario Ferrara di tOur-tlen, erano legate al fatto che «la pasta doveva essere necessariamente tirata a mano e che la forma del tortellino accettata era solo quella classica». Gli chef presenti hanno così presentato tortellini in veste tradizionale, in brodo di gallina o cappone, ma anche in modi decisamente creativi. Con verdure o formaggi, al sapore di mare o montagna, con gel di Lambrusco o interiora di agnello. Senza dimenticare l’autorevole presenza della tipica mortadella felsinea e della parure di dolci, firmata dal pasticcere campione del mondo Gino Fabbri con una crema di fine estate con limone e frutto della passione, da Gabriele Spinelli con un cremoso al cioccolato con gelée di pere e da Leonardo Ragazzi della cremeria Funivia con il gelato gusto Alice. Durante il festival sono state anche messe in vendita tshirt, tortellini fatti a mano in lana cotta e una bottiglia di acciaio di giovani designer. Tutto il ricavato della vendita degli oggetti, come una parte dell’incasso complessivo, saranno devoluti all’Hospice Seragnoli.
La settima edizione
Ventiquattro le ricette in occasione della settima edizione dell’evento che ospita incontri, degustazioni e ospiti speciali
Oltre la tradizione Non solo il classico con il brodo di gallina, ma anche alternative inusuali: con una crema al limone e frutto della passione o con il gelato gusto Alice