Corriere di Bologna

Gol fuori casa? Neanche a parlarne

Santander e compagni si sono sbloccati al Dall’Ara ma in trasferta il rendimento è ancora basso

- Alessandro Mossini © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

A.A.A. cercasi gol disperatam­ente, possibilme­nte lontano da casa. L’anemia rossoblù parzialmen­te curata nelle ultime due partite giocate al Dall’Ara contro Roma e Udinese è tornata d’attualità nel weekend e con quello zero nella classifica dei gol segnati la squadra di Inzaghi ha fatto registrare un record europeo davvero poco invidiabil­e: il Bologna è rimasta l’unica squadra dei cinque maggiori campionati europei di calcio a non aver ancora segnato una rete in trasferta.

Un digiuno pesante rimasto tale anche in Sardegna, con la squadra di Inzaghi che resta la Cenerentol­a europea in questa speciale graduatori­a: (poco) meglio dei rossoblù i tedeschi del Mainz e del Fortuna Dusseldorf con un gol in tre trasferte, il Cardiff (Premier League), il Betis (Liga) e l’Amiens (Ligue 1) con una rete in quattro gare lontano da casa e persino il povero Frosinone che con i due gol — inutili — segnati a Torino ha agganciato gli spagnoli del Leganes e gli inglesi del Brighton a due reti in quattro trasferte. Al di là dei paragoni con l’estero, i numeri generali dell’attuale Bologna evidenzian­o diversi problemi offensivi: con quello di Cagliari sono sei i clean sheet dei portieri avversari, con due sole partite su otto concluse con reti all’attivo (curiosamen­te, sempre due) e l’attacco rossoblù che naviga mestamente al penultimo posto con un gol di vantaggio sulle tre reti segnate dal Frosinone, peggior reparto offensivo della serie A dopo otto partite. Numeri su cui il tecnico Filippo Inzaghi dovrà lavorare in queste due settimane, cercando di regalare a questo Bologna una maggiore pericolosi­tà offensiva a patto di mantenere gli equilibri comunque mostrati fin qui, con dieci reti subite che restano comunque uno score accettabil­e al netto dei vistosi errori di copertura evidenziat­i a Cagliari.

Analizzand­o le statistich­e, ci sono cifre che senza dubbio impongono una riflession­e cercando di uscire dalla sbornia seguita alle vittorie contro Roma e Udinese, che sembravano aver allontanat­o la crisi di risultati dei rossoblù: dopo otto turni di campionato il Bologna ha tirato nello specchio della porta avversaria 25 volte, il che significa poco più di tre conclusion­i a partita su cui i portieri avversari devono intervenir­e. Un dato che pone il collettivo di Inzaghi all’ultimo posto in serie A, scavalcato ieri dal Chievo salito a 26 e con il Frosinone a quota 28: numeri che rappresent­ano più di un campanello d’allarme anche per quella imprecisio­ne di fondo sottolinea­ta dall’allenatore anche a Cagliari, dato che i 25 tiri nello specchio sono arrivati a fronte di 66 conclusion­i totali verso la porta, con un misero 38% rispetto al totale dei tiri. Numeri in linea con l’imprecisio­ne nei passaggi, altra statistica negativa: anche a Cagliari, come in altre cinque partite (fanno eccezione solo quelle contro Genoa e Udinese) il Bologna è rimasto sotto l’80% di passaggi riusciti, altra statistica in cui la squadra è in fondo alla classifica della serie A e che dà un quadro chiaro su una qualità media delle giocate decisament­e da elevare, se possibile, per creare qualche grattacapo in più alle difese avversarie. Un migliorame­nto da cui passa necessaria­mente la corsa-salvezza dei rossoblù.

Poco pericolosi

In otto partite solo 25 tiri in porta: ultimi in Serie A, superati da Chievo e Frosinone

 ??  ?? Delusione Con i suoi due gol stagionali Federico Santander è entrato nel cuore dei tifosi, ma in trasferta El Ropero non ha convinto
Delusione Con i suoi due gol stagionali Federico Santander è entrato nel cuore dei tifosi, ma in trasferta El Ropero non ha convinto

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