Corriere di Bologna

Mamba Punter

La Virtus porta a casa una vittoria pesante nel debutto stagionale a Trieste: la guardia come Kobe, 29 punti e la tripla decisiva

- Di Luca Aquino e Alessandro Mossini

Recupero e tripla a -20”. Kevin Punter sigilla una partita perfetta da 9/9 al tiro e 29 punti (in 22 minuti) regalando alla Virtus un successo a Trieste che a un certo punto sembrava scontato. Nel primo tempo, infatti, ai bianconeri era riuscito tutto facile, segnando 10 delle prime 12 triple e volando anche sul +14. Il lato oscuro della Luna era però una difesa mai realmente credibile fino agli ultimi cinque minuti della partita, quando Sacripanti abbassa il quintetto andando con Martin da quattro perché Trieste sembrava padrona dell’inerzia con una rimonta tutto cuore.

I padroni di casa erano infatti senza Wright, Peric, Da Ros e hanno perso Janelidze dopo quattro minuti. A un certo punto si erano rivisti gli spettri dello scorso anno, quelli delle tante rimonte subite e dei vantaggi in doppia cifra mal gestiti. I due punti sono fondamenta­li, all’interno di un terribile calendario iniziale, e la nota più positiva di questo esordio è sicurament­e questo. Chiaro che ci sarà da registrare qualcosa in difesa, che in precampion­ato non aveva tradito e al primo test sul campo ha lasciato parecchio a desiderare, concedendo soprattutt­o una marea di secondi tiri a Trieste, che ha dominato 38-27 a rimbalzo.

La grandinata di triple era cominciata dopo un inizio non eccezional­e, come intensità, della Virtus. Trieste aggredisce a tutto campo e vola sull’8-2 quando è Punter a svegliare la Segafredo con un siluro dall’arco e una rubata con contropied­e. È questa la scintilla per i bianconeri, che poi cominciano a colpire dall’arco con tremenda continuità. Taylor e Baldi Rossi fanno 14-23 quando si è già a 5/6 da tre, poi si iscrive al festival anche Aradori. Non sono sempre tiri comodi, è il talento a fare la differenza inizialmen­te, poi anche la circolazio­ne migliora nel secondo quarto. Taylor, dopo un inizio pigro e un primo passaggio in panchina un po’ polemico, è trasformat­o al ritorno in campo. In attacco viene tutto facile, dietro invece la Virtus si rilassa e consente a Trieste di fare male da vicino, con lo scatenato Sanders e un Knox molto efficace. I bianconeri, però, vedono il canestro grande come l’oceano e a quattro minuti dall’intervallo sono a 10/12 dall’arco per il 32-46 che dice molto del dominio sulla gara. All’intervallo, Punter ha già 14 punti con 5/5 al tiro, Aradori e M’Baye gli fanno compagnia in doppia cifra. Si soffre solo a rimbalzo difensivo, dove si concedono troppi secondi tiri all’Alma che resta più o meno in scia all’intervallo (39-51).

Gli scricchiol­ii difensivi del primo tempo diventano vere e proprie crepe in avvio di secondo, quando inevitabil­mente le percentual­i calano. Dietro, infatti, la Segafredo non riesce a cambiare marcia. Prima è Knox con due triple, poi un altro ex Fortitudo (pardon, Biancoblù) come Mosley con due schiaccion­i a impattare: 57-57. I padroni di casa tentano un mini allungo sul 64-60 in un terzo quarto da 26-14 con la Virtus in totale confusione e aggrappata a Punter. Sacripanti va con Martin da quattro e la mossa si dimostra vincente, con Dalmasson che invece perde un po’ alla volta uomini per falli. Nella lunga volata sono decisivi due canestri sorpasso di Aradori (79-81) e Taylor (8283), poi la firma sulla partita la mette Punter: recupero su Strautins e tripla (13/24 di squadra) del +4 a -20”. A Trieste si festeggia, di nuovo.

 ??  ??
 ??  ??
 ??  ?? Battaglia In alto il mattatore Kevin Punter, qui sopra Tony Taylor al tiro (Ciamillo)
Battaglia In alto il mattatore Kevin Punter, qui sopra Tony Taylor al tiro (Ciamillo)

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy