Corriere di Bologna

Fortitudo, inizio boom Gara dominata a Verona

La Fortitudo parte forte e domina con Leunen. Nel finale soffre ma la porta a casa 81-90

- Di M. Sorio e E. Schiavina

In primo piano, nella copertina stagionale n.1, le due torri. Cioè Pini (9/13 dal campo, 6 rimbalzi, tutti i canestri che contano nel finale) e Leunen (idem, 8/11 al tiro).

Sulla loro presa di possesso dell’area la Fortitudo edifica i suoi primi 20’ — in cui Verona segna solo una volta da due — e parliamo dei 20’ da cui nasce l’inerzia di un match che la Fortitudo governa, magari non ammazza — quello il difetto — però fa suo senza mai lasciarsel­o scivolare di mano, nemmeno al 31’, quando al primo e unico graffio della Tezenis (61-59) rispondono i fendenti di Rosselli, Leunen e Hasbrouck. Dentro l’81-90 dell’esordio, dunque, c’è già l’idea di solidità di un gruppo che, pur senza capitan Mancinelli, amministra con freddezza il gioco dentro e fuori, mantiene la presa sul timone, giostra tutti gli effettivi ricavando qualcosa (molto) da ognuno. Già l’incipit, del resto, è tutto per la Effe. Lo dice il primo time out veronese, 312, Tezenis preoccupat­a di chiudere il post-basso e Bologna (subito aggressiva, 17 punti da palla recuperata all’intervallo) che punisce dall’arco. I due canestri in 5’ concessi a Verona, entrambi da fuori, sono tema di giornata. Nella partita, oltre a Pini e Leunen, ci entrano immediatam­ente anche Fantinelli (8 punti, 5 assist) e Rosselli (13 e 6 assist), meno Hasbrouck (2 punti all’intervallo, più difensore che attaccante fin lì). Se bolla un 22-25, il primo quarto, è perché l’Aquila cala al cambio degli esterni e nella mira. Mira che tiene a galla Verona: 7/12 da tre, 0/1 da due in 10’. Annotazion­e: approccio forte anche nel secondo periodo, tanto che il primo canestro dal campo della frazione, di là, lo trova giusto Candussi al 16’.

La Fortitudo dà sempre l’idea di poter scappare e Leunen, sulla sirena dell’intervallo, fissa il 33-42: fin lì, Aquila col 56% dal campo (65% alla fine), Verona ridotta a 1/9 da due e aggrappata alle triple (7/15). Canovaccio diverso, alla ripresa. Nel senso che Martino vede calare l’intensità: una situazione che ha sottolinea­to nel post gara. Positivo che Hasbrouck dia segni in attacco (due triple, 42-55 al 25’), negativo che Verona trovi appoggi e penetrazio­ni. La forza della Fortitudo? Andare sotto per la prima volta (al 31’) e rimettere subito l’inerzia dalla propria: tripla di Rosselli, tripla di Leunen, schiaccion­e di Pini, difesa a zona (3-2) e di nuovo freccia a sinistra (6167). Non finisce lì: time out Verona, all’uscita ancora Effe dall’arco, Leunen e Hasbrouck, 66-75 (al 36’). Poi gli ultimi giri di chiave con Pini. E sono i giri di chiave di una squadra che, da Verona, sembra tornare con le spalle belle larghe.

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 ??  ?? Duello Hasbrouck è uno dei giocatori più attesi della stagione biancoblù: non è stato tra i più brillanti ma è uscito alla distanza (Ciamillo)
Duello Hasbrouck è uno dei giocatori più attesi della stagione biancoblù: non è stato tra i più brillanti ma è uscito alla distanza (Ciamillo)

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