Al Comunale torna Malher
Opera e concerti: il cartellone 2019 Per la Sinfonica dieci gli spettacoli con grandi bacchette (sono due le direttrici) e solisti di prestigio
Dopo l’annuncio estivo della stagione d’opera, il teatro Comunale lancia il cartellone della sinfonica. Con una bella novità: la ricomparsa delle impegnative sinfonie di Gustav Mahler, banco di prova artistico per ogni orchestra che voglia essere grande. Apre all’auditorium Manzoni la «Sesta» diretta da Juraj Valcuha il 2 febbraio. Mahler tornerà il 14 aprile con la «Sinfonia n. 2 Resurrezione», diretta da un’altra bacchetta di valore, Asher Fisch, e a chiusura di stagione il 28 novembre 2019, con la «Quinta» affidata al giovane emergente Dan Ettinger (si pensa di completare il ciclo delle sinfonie mahleriane in tre anni).
Dieci saranno complessivamente i titoli in cartellone, con una sola replica per spettacolo. «Se i concerti appaiono diminuiti per numero e per repliche – giustifica il sovrintendente Fulvio Macciardi – bisogna tenere conto che si tratta di prove produttive impegnative per le masse necessarie a realizzarle. Tutte le serate vedono suonare esclusivamente la nostra orchestra, che ha raggiunto ottimi livelli e che con queste prove può continuare a crescere. La città offre d’altra parte varie occasioni di ascolto di altri ensemble».
Due serate vedranno sul podio direttrici donne: Shiyeon Sung, in un programma con brani di Béla Bartók, Beethoven, Dvorák, e l’under 30 Giedre Šlekyte, con l’altrettanto giovane vincitore del Paganini 2017 Kevin Zhu in un programma con brani di Cajkovskij. Il 17 aprile ci si sposta nella basilica di San Petronio per un concerto di musiche sacre principalmente corali diretto da Alberto Malazzi, che ha assunto da quest’anno la guida del coro del Comunale. Il 12 maggio al Manzoni Mariella Devia darà l’addio alle scene con un recital lirico diretto da Paolo Arrivabeni con il tenore Gregory Kunde. Da ricordare ancora una serata francese con musiche di Berlioz, Debussy, Chausson (sul podio Frédéric Chaslin), un altro concerto con la bacchetta di Asher Fisch e musi- che di Solbiati, Ghedini (unico sconfinamento nel contemporaneo) e Beethoven, e ancora Respighi, Šostakovic e Cajkovskij interpretati da Valentin Uryupin.
Il cartellone lirico si aggrappa a titoli sicuri, di gran repertorio. Bob Wilson firma «Il trovatore» che apre la stagione il 22 gennaio 2019, con uno spettacolo nuovo rispetto a «Le trouvère» dato in questi giorni al Farnese di Parma per il Festival Verdi.
Tra riprese, novità e coproduzioni si cerca di attirare il grande pubblico e di conquistare nuovi spettatori. Valcuha dirigerà la ripresa della «Salome» di Strauss del 2010 con la regia di Gabriele Lavia. Seguono una nuova produzione del «Barbiere» rossiniano, la ripresa del «Rigoletto» del 2016 con la regia di Alessio Pizzech («purgata di qualche eccessiva provocazione», garantisce ai tradizionalisti Macciardi), «Traviata» prodotta col Regio di Parma, una «Turandot» di Puccini inzeppata di video, coprodotta col Massimo di Palermo, il musical «Sweeney Todd», «L’italiana in Algeri» con i giovani di Opera Next, «Cavalleria rusticana» e «Pagliacci» secondo Emma Dante (ripresa) e Serena Sinigaglia, un «Fidelio» ai tempi della Ddr e dell’invasiva Stasi, la polizia politica, in coproduzione con Amburgo, con la bacchetta di Asher Fisch.
Nel programma le opere sono illustrate da immagini delle protagoniste femminili realizzate dalla street artist Alice Pasquini, un segno tra il liberty e Manara con colori molto pop. Abbonamenti alla lirica da oggi; alla sinfonica dal 6 novembre.