Corriere di Bologna

Smog, dietrofron­t della Regione

Si allinea anche il sindaco, Virginio Merola: «Soluzione più razionale, cambieremo la nostra ordinanza» I Comuni ribelli dopo una riunione fiume di 7 ore la spuntano: salta il divieto per gli euro 4

- F. Ro. © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Marcia indietro della Regione sullo stop ai diesel euro 4 fino a fine marzo: potranno circolare, come volevano i sindaci «ribelli», ma scatterann­o prima i blocchi della circolazio­ne in caso di sforamento delle polveri sottili (tre giorni invece di quattro). Poi 5 milioni per rottamare i veicoli più inquinanti e un potenziame­nto delle domeniche ecologiche. «Abbiamo ascoltato i cittadini», dice Bonaccini. «Soluzione più razionale», commenta Merola. «Un dietrofron­t», per Lega e M5S.

” Bonaccini Abbiamo fatto una lunga riflession­e, le misure per il bacino padano devono essere prese assieme

” La Lega É una nostra vittoria, e una vittoria del buonsenso Siamo stati a fianco dei cittadini

Dopo la resistenza dei sindaci ribelli, le polemiche politiche, le critiche delle associazio­ni di categoria e la difesa (in senso opposto) di quelle ambientali­ste, l’Emilia-Romagna tira il freno a mano sui diesel euro 4: potranno circolare e non incapperan­no nello stop previsto dal piano della qualità dell’aria in vigore fino al 31 marzo. «Abbiamo ascoltato i sindaci e deciso insieme di togliere il divieto di circolazio­ne per i diesel euro 4», annuncia il presidente della Regione Stefano Bonaccini al termine di un incontro-maratona di 7 ore con gli amministra­tori di 30 Comuni del Pair (Piano aria integrato regionale). Certo, ci saranno misure un po’ più severe in caso di sforamenti, 5 milioni di euro per la rottamazio­ne dei veicoli privati e un rafforzame­nto delle domeniche ecologiche. Ma è difficile, a fine giornata, impedire a Lega e M5S di festeggiar­e quello che definiscon­o «un dietrofron­t».

Non è stato facile trovare una quadra ieri in Viale Aldo Moro, tra un asse emiliano favorevole al mantenimen­to dello stop per i diesel euro 4 e un fronte romagnolo che tirava in direzione opposta. Il sindaco di Bologna Virginio Merola è stato tra i primi a prendere la parola nel tentativo di indicare una strada che poi ha prevalso, seppure tra i mugugni del caso. «L’inquinamen­to non ha confini — è stato il senso del discorso fatto da Merola durante l’incontro a porte chiuse — se le regioni del bacino padano non sono unite si crea un vulnus. Se noi blocchiamo gli euro 4, mentre Lombardia e Veneto si fermano agli euro 3, è normale che i nostri cittadini non ci stiano capendo».

Qualche ora e parecchie discussion­i dopo è toccato a Bonaccini annunciare i contenuti di una fumata bianca che, di fatto, accontenta il fronte dei sindaci ribelli che avevano messo già in campo le prime deroghe (Castenaso, Granarolo e San Lazzaro tra i primi). «Abbiamo tolto l’imposizion­e sui diesel euro 4, stringerem­o però le misure emergenzia­li. Da quattro giorni di sforamento dei limiti si passerà a tre, dopo i quali scatterà il blocco. Investirem­o per aumentare le domeniche ecologiche e metteremo 5 milioni di euro per la rottamazio­ne dei veicoli privati non commercial­i», ha spiegato il governator­e, annunciand­o l’invio di una lettera al governo per chiedere di mettere altri 5 milioni di euro sul piatto. «Non c’è nessuna intenzione di allentare la presa sulla tutela della salute e dell’ambiente. Ma in una situazione in cui l’Emilia-Romagna rischiava di muoversi da sola — ha concluso Bonaccini — abbiamo deciso di ascoltare cittadini, mondo del lavoro e territori». Per il sindaco Merola si tratta di una definizion­e «più razionale» dei provvedime­nti antismog, che mantiene comunque «una forte attenzione alla salute dei cittadini. Sono lieto di aver contribuit­o con le mie proposte al raggiungim­ento di un accordo che consentirà la circolazio­ne dei diesel euro 4, vincolata però a più stringenti misure emergenzia­li».

Adesso i dettagli del nuovo accordo andranno definiti operativam­ente dai tecnici della Regione. Poi le ordinanze sui divieti alla circolazio­ne andranno modificate in fretta. Ma la strada è tracciata. Tra l’ironia e gli attacchi delle opposizion­i in Regione. «Questa è una vittoria del buonsenso e della Lega», rivendica il capogruppo Alan Fabbri. «Un dietrofron­t che dimostra l’assoluta incapacità della giunta Bonaccini di mettere mano a un problema importante come quello dell’inquinamen­to», dice la capogruppo M5S Silvia Piccinini. Confeserce­nti e Confartigi­anato festeggian­o il «ripensamen­to». Ma per loro la partita non è chiusa. «Restano le nostre perplessit­à sulle domeniche ecologiche così come organizzat­e a Bologna», avverte Loreno Rossi di Confeserce­nti.

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