Segretario Pd, la resa dei conti sarà l’assemblea del 3 novembre
Il braccio di ferro dentro il Pd è finito, almeno sulla data. È stata infatti convocata per il 3 novembre l’assemblea provinciale dei dem di Bologna. Quella, per intenderci, che dovrà indicare il nome del nuovo segretario della Federazione di Bologna dopo le dimissioni (tra le polemiche sul suo doppio incarico e sulla gestione del partito) del parlamentare e ormai ex segretario, Francesco Critelli. La comunicazione è stata inviata ieri della presidente dell’assise dem, Stefania Del Buono. Si chiude così la disputa sulle tempistiche per arrivare al dopo Critelli, ma la situazione dentro al partito resta tutt’altro che serena.
Innanzitutto perché la scelta di convocare l’assemblea nel sabato del ponte dei Morti, piuttosto che durante la settimana, ha provocato già più di un mugugno tra diversi membri della stessa assemblea. E in secondo luogo perché si sforerà di qualche giorno il termine di trenta giorni per convocare l’assemblea dopo la raccolta firme che era stata proposta dal fronte che sostiene la candidatura di Luigi Tosiani. L’ex vice di Critelli è uno dei due candidati in campo allo stato insieme a Luigi Maccagnani, sindaco di Pieve di Cento, sostenuto dall’area del partito che è rimasta più vicina all’ex segretario Critelli. Non è solo un problema di calendario, ovviamente. I sostenitori di Tosiani vorrebbero chiudere la partita il prima possibile e assicurano di aver ormai raccolto oltre duecento firme tra i delegati dell’assemblea (che conta circa quattrocento persone). Viceversa il fronte vicino a Critelli, che spinge la corsa di Maccagnani, potrebbe così avere più tempo per recuperare terreno in assemblea. Anche perché, riflette qualcuno a taccuini chiusi, di fronte a una votazione senza un margine ampio in assemblea potrebbe tornare in campo l’idea di un nuovo congresso provinciale, soprattutto se dal Pd nazionale arriverà una data certa per il congresso nazionale.
La partita sulle candidature, comunque, potrebbe non essere ancora chiusa. Finora, infatti, non si è ancora schierata l’area renziana «Per davvero» che fa riferimento al consigliere regionale del Pd Giuseppe Paruolo. E se si può scommettere senza timore di smentite che non appoggerà la candidatura di Tosiani, non è escluso che alla fine Paruolo e i suoi fedelissimi si presentino invece con un proprio candidato. Trasformando il duello in una corsa a tre.