«Cresce il pubblico ma ci servono i soldi del Fondo»
Le stagioni del Comunale si moltiplicano per tre: al fianco di lirica e sinfonica sarà annunciata in seguito una stagione autonoma di balletto, vista la passione per questo genere in città. Alla sala del Bibiena dal 1° settembre la Fondazione ha aggiunto come spazio di spettacolo, di prova e ospitalità l’auditorium Manzoni, di cui torna a disporre pienamente.
Il sovrintendente Fulvio Macciardi ricorda come il risanamento economico dell’ente sia a buon punto, con tre anni di pareggio di bilancio. «Non sappiamo però cosa ci riserverà il finanziamento del Fondo unico per lo spettacolo — fa sapere — : non per il 2019, dico, ma per la stagione in corso, 2018. Speriamo in una riconferma o in un incremento, dati i recenti risultati virtuosi, ma siamo sempre sul chi va là: un taglio renderebbe tutto più difficile». I dati dell’accesso del pubblico premiano il teatro: l’anno scorso c’è stato un incremento di un po’ meno di 90mila unità; a giugno 2018 eravamo già a più 62mila. «Cambieremo lo spazio, rendendolo sempre più adeguato a nuove esigenze. Apriremo una porta dall’interno del foyer verso la biglietteria per non costringere a file all’aperto. Creeremo un bookshop, punto di raccolta per le visite guidate. Il Comune si sta occupando del piano di recupero della zona posteriore, verso via del Guasto» assicura Macciardi, che evidenzia come grazie a un servizio di guardiani discreto sia migliorata la situazione del decoro sotto il portico e come il teatro, con l’apertura della terrazza, viva anche oltre i momenti di spettacolo. «Stiamo pensando ad altre iniziative, come aperitivi pre-spettacolo e cene dopo e al restauro del portico, che dovrebbe partire a fine anno». Gli enti locali accompagnano il teatro oltre la salvezza, verso nuovi obiettivi. L’assessore alla cultura, Matteo Lepore, ricorda il ruolo del Comunale nella riqualificazione estiva di piazza Verdi e garantisce un finanziamento di 3 milioni di euro per gli interventi sulla parte posteriore dell’edificio, che cambieranno in meglio tutta la zona. «Stiamo aprendo anche un dialogo con l’Università, per l’utilizzo di altri spazi — sostiene — Abbiamo scritto una lettera alla sottosegretaria alla cultura Lucia Borgonzoni per avere un incontro sulle prospettive di questa nostra importante istituzione».