Corriere di Bologna

Spese 62.000 euro per i francoboll­i, condannato Mazza

- SEGUE DALLA PRIMA Enrico Franco © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Condannato l’ex consiglier­e regionale Ugo Mazza per peculato: aveva speso 62 mila euro in francoboll­i. Lui: «Mai preso un euro».

Come quella che cerca di realizzare il sindaco di Parma, Federico Pizzarotti, il quale vuole portare avanti con realismo ma senza cedimenti la spinta al cambiament­o dell’M5S, dal quale è uscito obtorto collo. Per fare un pezzo di strada assieme a Bonaccini, dunque, pone condizioni chiare e inderogabi­li ed è qui che per il Pd la strada diventa decisament­e difficile. I dem, tuttora avvitati in dialettich­e e logiche interne che appartengo­no a un’epoca lontana, devono infatti dimostrare rapidament­e di essere in grado di voltare pagina. In primo luogo devono smettere di pensare che tutto si tenga insieme, ossia che il famoso «campo» si possa ampliare in ogni direzione. Bisogna avere il coraggio di fare una scelta precisa per quanto magari dolorosa: il nuovo corso deve tradursi in nuove facce, rinunciand­o ai portatori di voti che lavorano per sé e che allontanan­o inevitabil­mente chi ha voglia di aria fresca. Pizzarotti lo ha detto chiaro e tondo: il Partito democratic­o non sia autorefere­nziale e si scordi di arrivare con un pacchetto preconfezi­onato. Il che vale ancor di più per il programma: poiché non si segue l’infausto metodo del «contratto di governo» (ognuno si presenta agli elettori con i propri desiderata e poi si fa l’accordo mettendo insieme un po’ di punti di uno e un po’ dell’altro), occorre un bagno di umiltà e costruire un progetto condiviso con il quale presentars­i ai cittadini. Per un Pd qui abituato a comandare, a essere cioè il dominus indiscusso che dà le carte, non sarà facile. Anche perché sullo sfondo rimane una domanda senza risposta: «Italia bene in comune», simbolo del movimento lanciato dal sindaco di Parma, quanto può valere in termini percentual­i? E l’abbraccio con i dem sarà accettato, oppure farà perdere l’appeal di chi finora ha mantenuto un profilo ben distinto dall’antico establishm­ent? In conclusion­e: la via è in salita e densa di incognite, però è quasi certo che percorrere i vecchi sentieri rischia di portare alla sconfitta.

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