L’ex sindaco di Granarolo schiacciato dal suo camion
È morto in un modo assurdo: travolto dal suo stesso furgone, il cui freno a mano, stando ai primi rilievi, si sarebbe disinserito.
Gino Bergonzoni, 66enne bolognese, sindaco di Granarolo tra gli anni 80 e 90, ha perso la vita così ieri mattina, poco dopo le 8, a due passi dalla sua casa in via Gandusio. Era a bordo di un furgone dell’azienda di patatine e snack per cui lavorava da tempo. Non è ancora chiaro se abbia accostato e si sia fermato in via Zago, sotto il ponte di Stalingrado, o se stesse salendo a bordo del furgone proprio in quel momento. Fatto sta che mentre si trovava sul lato sinistro è rimasto schiacciato contro un muro del ponte. Inutili i soccorsi del 118. Sul posto sono intervenuti gli agenti della municipale per i rilievi e i vigili del fuoco per liberare il corpo. Il furgone potrebbe essersi spostato perché il freno a mano non ha retto ma la Municipale dovrà visionare le telecamere per ricostruire la dinamica perché mancano testimoni. Bergonzoni era molto conosciuto e stimato a Granarolo, dove è stato primo cittadino del Pci dal 1985 al 1992. Nel Pci era stato anche funzionario di partito, poi, dismessa la fascia tricolore, aveva lasciato la politica e lavorato come corriere prima in un’azienda di surgelati, poi per una di snack e patatine. A Granarolo aveva realizzato i campi da tennis e firmato il gemellaggio con la città francese di Bagnères. Bergonzoni non è purtroppo l’unica vittima di incidente sulla strade bolognesi nelle ultime 48 ore. Nella serata di lunedì, infatti, un 33enne romeno è morto finendo in un fossato a bordo del suo Bmw ad Argelato. È morto sul colpo, mentre l’amico marocchino 31enne che era al suo fianco è rimasto ferito ed è stato portato al Maggiore dall’ambulanza del 118.