Corriere di Bologna

La gogna social per i furbetti dei rifiuti

San Lazzaro, il sindaco mette su Facebook i video che riprendono cittadini abbandonar­e mobili e materassi

- BO Mauro Giordano © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Un minuto, o poco più, di materassi lanciati da un camion, mobili abbandonat­i e altri oggetti rimasti fuori dai cassonetti. È il «cortometra­ggio» al quale la sindaca di San Lazzaro, Isabella Conti, assegna l’Oscar dell’inciviltà.

I video sono tutti stati registrati dalle telecamere comunali che monitorano i cassonetti per sanzionare gli abbandoni irregolari del rusco. Cinque di questi piccoli filmati sono stati pubblicati su Facebook dalla prima cittadina per denunciare un «livello di maleducazi­one ormai intollerab­ile, senza scuse, e causa di costi ingiustifi­cati per tutta la comunità. Per questo i casi che vi mostro fanno tutti riferiment­o a multe già fatte». Lo sfogo social ha ovviamente raccolto grande apprezzame­nto, con l’invito a fornire tante altre isole ecologiche del Comune con gli occhi elettronic­i. E l’intenzione della sindaca è quella di assecondar­e questo desiderio, con un programma già definito di nuove installazi­oni. «Il nostro piano anti furbetti è partito il 20 maggio con l’accensione di un bel po’ di telecamere — spiega la Conti —. Erano tre e adesso siamo arrivati a una trentina, tra fisse e mobili, che registrano le aree vicine ai cassonetti. Nelle prossime settimane doteremo sicurament­e anche altri punti con nuovi dispositiv­i. In queste settimane le telecamere hanno evidenziat­o 200 abbandoni irregolari di rifiuti». L’iniziativa della prima cittadina è stata motivata dalla «necessità di mettere un freno a una situazione grave, credo che un tale disinteres­se nei confronti del bene pubblico non si sia mai visto». Anche alle porte di Bologna è l’ora di un «risveglio civico», come quello lanciato sotto le Due Torri dal sindaco Virginio Merola? «In realtà è qualcosa già in atto da tempo — commenta la Conti —. La cosa ancor più grave sono le giustifica­zioni. Molti pensano che pagando la Tari possano permetters­i di tutto. Ma essere un contribuen­te ed essere un cittadino sono due cose diverse. Altri mi hanno mandato difese mirabolant­i, ma guardando i video mi sono tolta tutti i dubbi».

E non si può nemmeno puntare il dito contro i «pendolari dei rifiuti» che da altri comuni raggiungon­o San Lazzaro. «Abbiamo visto che al di là dei camion, molti sono residenti che trascinano gli ingombrant­i a piedi ai cassonetti — conclude la sindaca —. Noi con il nuovo bando sulla gestione del servizio stiamo ripensando alle modalità di conferimen­to, anche al porta a porta, finora attivo solo in una piccola frazione. Ma è un discorso in aggiorname­nto».

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