Scoppio nell’ex inceneritore Perde la vita un operaio
La dinamica L’uomo lavorava su una piattaforma a cinque metri di altezza ed è stato sbalzato dal violento scoppio
Tragedia sul lavoro, ieri mattina, a Reggio Emilia. Silvio Sotgiu, operaio 42enne originario di Cossoine, piccolo Comune in provincia di Sassari, è morto ieri mattina nell’esplosione di un silos di acetilene, nell’ex inceneritore Iren a Sesso, nella prima periferia di Reggio Emilia. Nessun altro lavoratore è rimasto ferito. Lo scoppio è avvenuto intorno alle 8:30. Sul posto è arrivato il 118, che però non ha potuto far altro che constatare la morte del lavoratore. Sono arrivati anche i vigili del fuoco, la medicina del lavoro e la polizia scientifica, che ha effettuato i rilievi. Il dipendente, che lavorava per la Pellicciari srl, stava lavorando alla manutenzione di un silos di vetroresina, attraverso un cestello che si trovava all’altezza di 5 metri. In seguito alla deflagrazione l’uomo è stato sbalzato a terra ed è morto sul colpo. Stando alla multiutility il silos, destinato al contenimento di olii esausti, al momento dell’esplosione sarebbe stato vuoto. Stando alle prime indagini all’origine della tragedia potrebbe esserci stata una fuga di gas durante alcune operazioni di saldatura. Ma la multiutility parla ancora di «cause da accertare». «L’operaio stava effettuando un lavoro di manutenzione su di un silos adibito allo stoccaggio dei reflui industriali, è stato sbalzato dalla piattaforma sulla quale lavorava a seguito di un’esplosione, le cui cause sono ancora in corso di accertamento», è la nota ufficiale di Iren. Alla famiglia dell’operaio sono andate le condoglianze del sindaco di Reggio Emilia, Luca Vecchi, e della multiutility Iren. L’operaio si era trasferito da tempo a Reggio Emilia ma era molto conosciuto a Cossoine, dove la sua tragica scomparsa ha colpito l’intera comunità: appassionato di cavalli, lui stesso era esperto fantino. Per lui il Comune ha proclamato un giorno di lutto. Intanto a Reggio Emilia i cinque stelle sono andati all’attacco con una interrogazione al Comune con la quale hanno chiesto conto del piano per la sicurezza adottato da Iren.