Camusso-Landini Fiom già in festa
Papignani: è ciò che serve alla Cgil
Da arcinemico a probabile successore. Susanna Camusso, la leader della Cgil fino al 3 novembre, ha sciolto gli indugi facendo il nome di Maurizio Landini, l’ex segretario della Fiom, come suo probabile successore. Il primo a esultare per questo appoggio così diretto, che per alcuni è già una mezza vittoria, è Bruno Papignani, numero uno della Fiom regionale: «Sono felice, Maurizio è quello che serve oggi alla Cgil, dunque plaudo alla proposta avanzata dal segretario uscente».Papignani sottolinea come Landini, che prima ricopriva il suo stesso ruolo e poi ha guidato i metalmeccanici a livello nazionale, sia stato indicato dalla Camusso: così come fece Luciano Lama con Bruno Trentin che era la candidatura naturale come oggi è Maurizio Landini e «anche allora c’era un’altro che ambiva a farlo, Sergio Garavini. Lama per non essere divisivo scelse Antonio Pizzinato che poi si dimise e toccò a Trentin. Papignani lo evidenzia perché sa anche che c’è un potenziale anti-Landini: «Vincenzo Colla, ex segretario della Cgil dell’Emilia-Romagna, è uno che conosco bene, abbiamo lavorato insieme, sicuramente è un persona capace, ma la sua idea di Cgil non mi convince».
Ma se «ci sarà l’auto-candidatura di Colla, risulterà altrettanto palese che a voler dividere la Cgil sarà Colla per conto di qualcuno dal quale non riesce più a liberarsi». Non la pensa allo stesso modo invece il segretario dei pensionati, Spi-Cgil Valentino Minarelli, che sperava in un percorso condiviso. «Spero — spiega — che il nostro sindacato rimanga forte e non si divida. Non posso dire male né dell’uno, né dell’altro candidato. Semplicemente avrei preferito lavorare con entrambi. Colla, all’ultimo congresso, tornò a Bologna e costruì una segreteria unitaria senza divisioni, e lo stesso fece Landini, rimanendo in piedi di fronte agli attacchi da parte di imprenditori e aziende contro il mondo dei metalmeccanici. Mi fido di entrambi».