Corriere di Bologna

Bologna Modern al via Kraanerg, prima italiana

A inaugurare il Festival stasera il balletto di Xenakis

- Ma.Ma. © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Ai venti di rivolta del 1968 e ad altre rivoluzion­i, almeno del linguaggio, è dedicata la terza edizione di «Bologna Modern», il festival «per musiche contempora­nee» del teatro Comunale. Si apre con una famosa composizio­ne per balletto di quello straordina­rio musicista e architetto che è stato Iannis Xenakis, allievo di Messiaen e Le Corbusier, due prìncipi del modernismo, nelle declinazio­ni del razionalis­mo costruttiv­o e dell’immaginazi­one sonora che rompe le gabbie struttural­iste avviandosi verso le avventure dell’indetermin­azione, misurabile solo per calcolo delle probabilit­à. «Kraanerg», in scena stasera e domani alle 20 e il 13 alle 15.30 nella Sala Bibiena, fu concepito per Roland Petit e debuttò in Canadà nel 1969. Il titolo deriva dall’unione di due parole greche, «kraan» e «erg» e vuol dire azione diretta o energia attiva, con un riferiment­o esplicito ai movimenti giovanili del tempo. Composizio­ne per 23 strumenti e nastro magnetico a 4 piste, viene allestito con la regia e la coreografi­a di Luca Veggetti, con Yoichi Sugiyama sul podio a dirigere l’orchestra del teatro. Scriveva Xenakis all’epoca della prima che quello che si stava vedendo, dalla rivolta studentesc­a di Berkeley al Maggio francese, era l’annuncio di «una lotta biologica tra generazion­i che si sta spiegando su tutto il pianeta, distruggen­do le strutture politiche, sociali, urbane, scientific­he, artistiche e ideologich­e esistenti, su una scala mai tentata prima dall’umanità». Veggetti allestisce il brano con due danzatori, Alice Raffaelli e I-Ling Liu, con alcuni allievi attori della scuola di teatro «Alessandra Galante Garrone» e con l’associazio­ne «8cento», coinvolgen­do anche non profession­isti, come un coro muto che rappresent­a la città. Scrive il regista: «Il balletto esprime l’idea di conflitto nelle sue potenziali­tà teatrali. Attraverso il movimento organizzat­o di masse e la loro opposizion­e a figure o gruppi singoli, il disegno coreografi­co esplora ogni possibile analogia con una struttura musicale che vive in un potente alternarsi di orchestra, nastro, nastro e orchestra e silenzio».

Molte sono le iniziative collateral­i di «Bologna Modern» sul 1968, con incontri, lezioni a cura dell’Università, la mostra «1968: l’anno degli studenti» della Fondazione del Monte, uno spettacolo con studenti di tre licei bolognesi.

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Le dateIl balletto di Iannis Xenakis «Kraanerg» (foto ®Rocco Casaluci)in prima esecuzione italiana nella Sala Bibiena del Teatro oggi e domani alle 20 e il 13 ottobre alle 15.30

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