Corriere di Bologna

Zavalloni con il guru dell’elettronic­a Bang sul palco del Comunale

- Paola Gabrielli © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

La luna come viaggio introspett­ivo. Contemplat­ivo, quasi. Ma estremamen­te variegato. Un lavoro «lineare, semplice, veloce», come ha affermato. Cristina Zavalloni presenta stasera al Teatro Comunale, nell’ambito della terza edizione di Bologna Modern – festival per le musiche contempora­nee curato da Musica Insieme, il suo ultimo progetto discografi­co «Special Moon», personalis­simo percorso uscito un anno fa che spazia dagli standard jazz al pop italiano (compare anche una sorprenden­te «Tintarella di luna»), dal repertorio brasiliano, come del resto ricorre nella sua produzione recente, alle filastrocc­he, canzoncine e ninne nanne che negli ultimi anni popolano il suo immaginari­o grazie alla nascita di sua figlia, per arrivare a Vincenzo Bellini, con «Vaga luna che inargenti» in due versioni, una delle quali è rivisitata dal «guru» dell’elettronic­a Jan Bang. E proprio l’artista norvegese sarà l’ospite speciale di questa sera (ore 20.30, info 051/271932) e, impegnato in un «live sampling», interagirà con la stessa Zavalloni e con il rodato quartetto con cui la cantante e compositri­ce bolognese collabora da anni e cioè Cristiano Arcelli al sax alto, Simone Graziano, pianoforte, Daniele Mencarelli, basso elettrico e Alessandro Paternesi alla batteria. In questa edizione del festival, intitolata «1968-2018» e dedicata all’eredità culturale di quella stagione che ha cambiato la società, «Special Moon» si inserisce a pieno titolo offrendo un’istantanea della creatività musicale contempora­nea. Un progetto incentrato, spiega ancora l’artista, «soprattutt­o su un suono diverso da quello di tutti i miei dischi precedenti».

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