Zavalloni con il guru dell’elettronica Bang sul palco del Comunale
La luna come viaggio introspettivo. Contemplativo, quasi. Ma estremamente variegato. Un lavoro «lineare, semplice, veloce», come ha affermato. Cristina Zavalloni presenta stasera al Teatro Comunale, nell’ambito della terza edizione di Bologna Modern – festival per le musiche contemporanee curato da Musica Insieme, il suo ultimo progetto discografico «Special Moon», personalissimo percorso uscito un anno fa che spazia dagli standard jazz al pop italiano (compare anche una sorprendente «Tintarella di luna»), dal repertorio brasiliano, come del resto ricorre nella sua produzione recente, alle filastrocche, canzoncine e ninne nanne che negli ultimi anni popolano il suo immaginario grazie alla nascita di sua figlia, per arrivare a Vincenzo Bellini, con «Vaga luna che inargenti» in due versioni, una delle quali è rivisitata dal «guru» dell’elettronica Jan Bang. E proprio l’artista norvegese sarà l’ospite speciale di questa sera (ore 20.30, info 051/271932) e, impegnato in un «live sampling», interagirà con la stessa Zavalloni e con il rodato quartetto con cui la cantante e compositrice bolognese collabora da anni e cioè Cristiano Arcelli al sax alto, Simone Graziano, pianoforte, Daniele Mencarelli, basso elettrico e Alessandro Paternesi alla batteria. In questa edizione del festival, intitolata «1968-2018» e dedicata all’eredità culturale di quella stagione che ha cambiato la società, «Special Moon» si inserisce a pieno titolo offrendo un’istantanea della creatività musicale contemporanea. Un progetto incentrato, spiega ancora l’artista, «soprattutto su un suono diverso da quello di tutti i miei dischi precedenti».