Fortitudo convincente Imola Travolta
Bologna travolge Imola in un PalaDozza infuocato centrando la seconda vittoria in campionato e confermando il trend positivo registrato in pre season
Due sue due e sotto a chi tocca. La Fortitudo batte facile anche Imola e si guadagna mezza giornata sola in testa alla classifica, in attesa che le altre giochino oggi: è la seconda di campionato ma si fa sempre più largo l’idea che questa Lavoropiù lassù ci starà fino a fine. Senza Mancinelli come a Verona e stavolta pure senza Hasbrouck, cioè numero 2 e 4 titolari, l’Aquila dà un’altra prepotente manifestazione di superiorità.
È solo metà ottobre, presto, prestissimo, ma la sensazione è che ogni passo che fa questa squadra sia nella direzione giusta. Certo l’ostacolo stavolta non era di prima fascia, ma se è vero che per andare in Serie A quest’anno conta più di tutto la regolarità, la Effe contro avversarie di pari categoria non sta sbagliando un colpo: 9 vinte su 9 e tutte convincenti, 5 in amichevole, 2 in Supercoppa, 2 in campionato. Piallata alla distanza anche l’Andrea Costa, unico esercizio obbligatorio all’interno del primo segmento di campionato con le tre avversarie più forti nelle prime quattro giornate, la Effe può serenamente prendersi otto giorni per preparare bene le prossime due, a Treviso domenica 21 e in casa con Udine mercoledì 24, importantissime.
Mancinelli stavolta non va nemmeno nei dodici mentre Cinciarini riparte addirittura dal quintetto, forse proprio per rifrescare il concetto: i vecchi draghi la loro importanza in questo gruppo ce l’hanno ancora, eccome. Sono i 13 punti nel primo tempo del Cincia, la chiave per aprire la fastidiosa zona ospite, e più tardi sarà come al solito importante anche Rosselli, architetto della seconda spallata. Lo spicchio biancorosso in Calori è pieno ma derby è una parola grossa, anche se la serata per qualcuno è senz’altro speciale, comunque nè Fultz né il vecchio Prato né il ventenne Montanari riescono mai a far valere la legge dell’ex.
Sente la sfida più degli altri anche Giacomo Sgorbati — che è di Castel San Pietro, ma cresciuto a San Lazzaro — che appena entra piazza uno schiaccione, prende fiducia, scrive 8 punti in un attimo e fa vedere che c’è della qualità anche in fondo alla panchina, festeggiando più tardi la sua prima doppia cifra in biancoblù. Mentre Fantinelli — che invece è di Faenza, ma siamo sempre in zona — festeggia invece la doppia cifra in assist, 11 sui 27 di una squadra che continua a marciare come un orologio. BJ Raymond è un armadio vero, anche più del Ropero Santander, e all’inizio Pini gli rimbalza contro: il lungo reggiano tanto brillante a Verona e in Supercoppa stavolta sparisce, zero canestri dal campo e tanta fatica. Per fortuna non cala mai di un millimetro il rendimento di Leunen, vero mattatore della serata e della gara, che continua a non sbagliare un colpo o quasi: 7/7 da dentro l’arco, sommate alla cifre di Verona fa un mostruoso 13/14 da due e 3/6 da tre in due partite. Naturalmente c’è lui nel momento migliore, quello che a fine secondo quarto mette fine alla fuga di Imola, che in avvio era scappata fino al +7. Poi Cinciarini continua a martellare e nel secondo tutti si divertono. Forse non è così facile, ma questa Fortitudo lo fa sembrare.