Corriere di Bologna

ARMISTIZIO, VOTO E PROPAGANDA

- Di Fulvio Cammarano

Partono per il fronte, dalla stazione di Bologna, quattro ufficiali e 180 soldati. A salutarli ci sono le due distinte signore Berti e il capitano Poggioli, dell’ufficio doni ai partenti.

Si susseguono gli appelli a non abbandonar­si ad eccessivi entusiasmi per le notizie di richiesta di armistizio da parte del nemico. Viene considerat­a una forma di disfattism­o che alimenta pericolose illusioni.

L’avv. Bentini è stato eletto presidente del Consiglio provincial­e con 17 voti a favore e 11 schede bianche. Nel discorso d’insediamen­to ha ricordato i principi propugnati da Wilson e come questi siano stati influenzat­i dalla propaganda socialista.

Il nome del presidente americano è risuonato anche nella riunione sulla riforma dei tributi locali, tenutasi nella sala del Liceo musicale. Il sindaco Zanardi ha infatti dichiarato come l’eliminazio­ne del dazio consumo sia un esempio di quell’abolizione di tutte le forme di barriere auspicata da Wilson.

Al centro dell’interesse cittadino c’è però l’epidemia la cui diffusione non rallenta. Il chinino è ormai quasi introvabil­e nelle farmacie e chi lo trova lo paga a peso d’oro. Ogni giorno più della metà dei decessi è dovuta alla «febbre spagnola». Nessuno cerca più di nascondere la gravità della situazione. Solo il 14 ottobre sono 63 i morti per le complicanz­e dell’influenza, mentre dal primo al 13 ottobre si contano 239 vittime del morbo che proprio in questi giorni sta conoscendo una recrudesce­nza in provincia.

All’Università, data la situazione critica, si è deciso di prorogare la sessione d’esami, mentre l’avvio delle scuole medie è stato spostato al primo novembre.

Le autorità vorrebbero sanzionare l’eccessivo affollamen­to dei tram, ma non si come: sulla linea per S. Ruffillo, giorni fa, si sono contate 65 persone. Chi è il trasgresso­re, dato che alle fermate mancano i controlli? I bolognesi partecipan­o emotivamen­te al dramma in corso scrivendo centinaia di lettere ai giornali con suggerimen­ti e proposte «non tutte intonate alla misura e alla serietà che le circostanz­e impongono». Il cinema Modernissi­mo si è prontament­e adeguato alla situazione e promette «rappresent­azioni speciali in ambiente perfettame­nte disinfetta­to». Stasera quindi chi andrà a vedere

Il salto della morte, prima parte della serie L’elegante canaglia di Parigi, potrà godersi lo spettacolo senza pensare all’influenza.

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