Corriere di Bologna

Virtus-Olimpia, il giorno del Derby d’Italia Sacripanti: «Giochiamo contro i migliori»

Il tecnico alla vigilia della gara: «Servirà tanta aggressivi­tà e concentraz­ione»

- Luca Aquino © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

«Giochiamo contro i migliori. Una squadra molto vicina alla perfezione sul piano fisico, tecnico e atletico». Le parole di coach Sacripanti illustrano bene come il derby d’Italia della Virtus contro la corazzata Armani Milano al PalaDozza sia una sorta di Everest. La Segafredo ambisce a diventare la principale antagonist­a in campionato dell’Olimpia nel più breve tempo possibile, non si è nascosto in passato il patron Massimo Zanetti e non lo ha fatto recentemen­te il suo braccio destro Luca Baraldi.

Oggi sul campo ci sarà un primo test, anche se trarre giudizi trancianti da questa partita sarà sicurament­e affrettato, in un senso o nell’altro. La Virtus è una squadra nuova, sta ancora cercando continuità ed equilibrio nel corso dei 40 minuti ma ha già delle fiammate molto interessan­ti e ha vinto due partite dimostrand­o cuore e ottima mentalità.

Dall’altra parte c’è una squadra che, su un nucleo già vincente, ha fatto delle aggiunte mirate ad innalzare ulteriorme­nte il suo livello in chiave Eurolega. Dove, due giorni fa, ha debuttato vincendo in trasferta sul campo del Buducnost: «Mi hanno impression­ato – sottolinea Sacripanti -. Hanno vinto con autorità, sono stati solidi e duri». Dopo la sfida di oggi al PalaDozza, Milano avrà un doppio turno settimanal­e in Eurolega per chiudere poi il ciclo infernale in campionato domenica prossima. Fanno 5 partite in 9 giorni, anche con un roster sterminato accusare un minimo di fatica o selezionar­e gli sforzi potrebbe essere comprensib­ile. «Non penso che possa essere un fattore — dice coach Pino Sacripanti —. Magari lo sarà verso la quinta partita, giocare venerdì-domenica può contare ma non perché si selezionin­o le partite. In campionato giocherà di più chi non ha avuto spazio in coppa e qualche straniero riposerà». Una corazzata senza apparenti punti deboli, ma come tutte scalfibile su partita singola. Di certo servirà una prova vicina alla perfezione: «Se giocassimo anche solo un minuto senza aggressivi­tà non ci sarà partita, servono 40 minuti di intensità e senza cali. Siamo un cantiere molto aperto, dobbiamo perseguire i nostri obiettivi tecnico-tattici e focalizzar­ci su di noi. Non siamo favoriti questo si sa, ma noi scendiamo in campo per vincere questa gara. Mi piacerebbe vedere 40 minuti come gli ultimi dieci della partita di coppa». Sarà un test importante anche per il caldissimo Kevin Punter, reduce da 56 punti nelle prime due partite. «Le mie guardie fanno spesso stagioni pazzesche, guardate Rich (che proprio ieri ha firmato al Besiktas e sarà avversario della Virtus in Champions League, ndr.) lo scorso anno – sorride Sacripanti -. Punter non mi sorprende, può diventare un giocatore di altissimo livello con quella luce negli occhi e quella capacità di crearsi il tiro da solo. A livello emotivo vedo però tutta la squadra sul pezzo, ognuno fa un passo verso l’altro per aiutarsi a vicenda».

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Head coach Nella foto, il tecnico della Virtus Pino Sacripanti

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