The idiot di Teshigawara apre «le danze» a Ferrara
La stagione, e a Palazzo dei Diamanti una performance
L’apertura della stagione di danza del Teatro Comunale di Ferrara si fa in due.
La prima, in ordine di tempo, piuttosto inusuale, è un progetto coreografico site specific a Palazzo dei Diamanti. Dalle 16 di domani, irromperà nelle sale dove è allestita la mostra «Courbet e la natura» la performance «Birds Flocking», di Daniele Albanese e la sua compagnia Stalker. Un modo diverso per salutare poi l’inaugurazione della nuova stagione di danza al Teatro Comunale, martedì, con Saburo Teshigawara e la compagnia Karas (ore 21).
La nuova coreografia ha tutte le premesse di una sfida estrema. L’evanescente danzatore e coreografo giapponese amatissimo (anche) in occidente propone infatti in prima (e in esclusiva) nazionale «The Idiot», sua personalissima rilettura del capolavoro di Dostoevskij. Lo ha ammesso lui stesso: «La consapevolezza di non poter creare una coreografia a partire da un simile romanzo è stata la chiave per avvicinarsi e creare qualcosa di completamente nuovo». Ne è scaturito un lavoro senza alcun testo, dove ogni tentativo che incrociasse il balletto narrativo è stato abbandonato. «Solo pura danza. L’incarnazione del movimento all’interno delle parole. Le voci silenziose, udite senza parole, grida e lamenti, mormorii e sospiri: tutto si fa movimento. E venendo dall’interno, sposta il corpo. Il potere delle voci è la struttura all’intera pièce».
In scena, lo stesso Teshigawara, il «positivamente buono» principe Myškin, e Nastas’ja Filippovna, creata da Rihoko Sato. Sarà di forte impatto emotivo il contrasto tra la rigidità di Myškin/Teshigawara e la fluidità di Nastas’ja/Sato, scandito da una musica che appare spezzata tra l’allegria dei valzer e i suoni elettronici che fanno da colonna sonora ai disagi del principe.
Anche se il pubblico ha imparato a conoscere il percorso artistico di Teshigawara – la prima volta fu nel 2001 – Ferrara si prepara all’arrivo del maestro con incontri collaterali. Domani alla sala Agnelli della Biblioteca Ariostea dove, per la rassegna «Libri in scena», Daniela Rizzi, docente di Letteratura russa all’Università Ca’ Foscari di Venezia, introduce il capolavoro di Dostoevskij con letture affidate Flavio Caroli. Martedì, due appuntamenti sul linguaggio coreografico di Teshigawara, al Ridotto del Teatro, alle 18, con Franscesca Pedroni, e a fine spettacolo, con il maestro.