Corriere di Bologna

Zanetti: sconfitti per 2 episodi Sacripanti: ho molte certezze

Patron e coach lodano i giocatori: in campo con ardore e con qualità assolute

- Alessandro Mossini

La Virtus esce tra gli applausi e i «vi vogliamo così» del PalaDozza: è la sintesi di una partita contro una corazzata affrontata alla pari per oltre 35 minuti dalla Segafredo. Al punto che i bianconeri incassano i compliment­i del patron Massimo Zanetti a fine gara: «Abbiamo giocato benissimo, è stata una splendida partita poi due episodi nel finale ci sono costati la vittoria. Ma siamo stati bravissimi e sono contento: vedo tutti molto amalgamati, la squadra c’è ed è fondamenta­le». E per un Pianigiani che piazza la Virtus tra le migliori quattro del campionato con Milano, Venezia e Avellino c’è uno Zanetti che vuole viversela con più tranquilli­tà: «Noi facciamo il nostro campionato, non abbiamo le velleità che hanno loro. Però la Virtus c’è e diventerà sempre più forte e solida. Mi è piaciuta l’atmosfera del PalaDozza, che vale uno o due giocatori in più, ma la squadra è diversa dall’anno scorso: sono tutti molto forti e soprattutt­o allegri, partecipan­o con gioia ai canestri». E per finire, c’è anche un preferito visto che i recuperi di Martin lo hanno fatto spesso schizzare in piedi in parterre: «È un gladiatore, anche in Champions è stato fondamenta­le per vincere e gioca sempre col sorriso. Ma sono tutti bravi». Incassato l’abbraccio del patron Zanetti, la Virtus si prende anche i compliment­i quasi a tutto tondo di coach Stefano Sacripanti: «Abbiamo giocato contro i migliori, hanno vinto i migliori. Compliment­i a Milano, sono stati bravissimi: l’unico appunto che posso fare ai miei è che dovevamo giocare col cervello anche l’ultimo minuto a partita persa per questione di mentalità. Abbiamo fatto la partita, con ardore e con qualità. Con errori, anche, ma l’abbiamo fatta noi». Il tecnico riavvolge il nastro della partita, torna al vantaggio sfumato nel terzo quarto («sul +6 abbiamo preso due bombe su due buone difese, sono episodi che cambiano la gara») e si compliment­a col killer della Virtus, lo strabordan­te Mike James. «Mi tolgo il cappello, è stato devastante su tutto — ammette Sacripanti — e lo ha fatto con semplicità disarmante. Facevi il massimo e lui ti faceva canestro con naturalezz­a». È il primo ko ufficiale per la Segafredo, ma il coach delle V nere ha comunque molto materiale per essere soddisfatt­o. Contento no, ma positivo sì: «Non riesco a essere felice quando perdo, mi spiace per non aver regalato la vittoria a un pubblico così caloroso ma finisco la partita con diverse certezze e con tanti passi avanti della squadra sul piano tecnico e tattico. Ora la testa deve andare subito alla gara di martedì con Ostenda ma abbiamo perso al termine della nostra miglior prestazion­e, compresa la preseason: abbiamo perso facendo ciò che dovevamo fare, serviva la complicità di Milano che non c’è stata».

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Tensione Sopra Stefano Sacripanti discute con l’arbitro. A sinistra M’Baye e Punter durante la gara

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