L’Anpi porta in Procura la marcia di Predappio
L’associazione: clima pesante, le autorità vietino il corteo fascista del 28. E il sindaco sbotta: lasciati soli
L’Anpi va alla guerra contro l’adunata dei nostalgici a Predappio in vista della rievocazione della marcia su Roma del 28 ottobre. L’associazione dei partigiani ha deciso di chiedere alle autorità di vietare ma manifestazione perché illegittima. Per questo motivo ha scritto a questore, prefetto e procuratore affinché impedisca l’apologia del fascismo. Allo stesso tempo ha fatto richiesta per poter organizzare lo stesso giorno una manifestazione per ricordare l’anniversario della liberazione del paese romagnolo dai nazifascisti. Ora la palla passa alle istituzioni, nel frattempo il sindaco di Predappio Frassineti appoggia la richiesta dell’associazione nazionale dei partigiani ma spiega di non poter fare molto altro: «Ho le mani legate».
Avanzano per strada con le braccia tese al cielo mentre l’orchestra intona Faccetta nera. Sono uomini e donne, alcuni in camicia nera e fez. Non è la descrizione di un filmato di repertorio, ma il racconto, in sintesi, di una scena che ogni anno si ripete a Predappio il 28 ottobre. Qui, dove riposano le spoglie di Mussolini, migliaia di nostalgici del fascismo si danno appuntamento per commemorare l’anniversario della marcia su Roma che sancì, nel 1922, l’ascesa al potere del partito guidato dall’allora futuro dittatore, cui il piccolo comune romagnolo del forlivese diede i natali.
Dall’occupazione nazifascista, Predappio fu liberata nel 1944, e non fu un caso, sempre nella giornata del 28 ottobre, grazie ad un accordo stipulato da partigiani e alleati. Ora l’eredità di questa coincidenza storica pare destinata a rinfocolare un dibattito a dir
” Gori Ho sempre pensato fosse meglio farsi una risata ma il clima che c’è ora induce ad agire L’adunata è illegittima
poco annoso. Le amministrazioni locali e l’Anpi provinciale di Forlì e Cesena hanno da sempre mal sopportato la parata messa in scena ogni anno da nostalgici e neofascisti. Tanto che pochi giorni fa, per la prima volta nella storia, il caso è stato portato all’attenzione della Prefettura, della Questura e della Procura forlivese con la richiesta formale di vietare la manifestazione prevista il 28 ottobre avanzata dall’Anpi Nazionale. Ma se l’obiettivo è impedire ai nostalgici di radunarsi nella piazza del Comune e di scendere in corteo davanti alla tomba di Mussolini, l’Anpi ha chiesto al prefetto l’autorizzazione di organizzare, nella stessa giornata, una manifestazione commemorativa del 74esimo anniversario della liberazione del paese.
«L’adunata dei nostalgici è illegittima — spiega Miro Gori, presidente provinciale di Anpi Forlì Cesena - perché si tratta di apologia di fascismo, un reato puro». Nell’attesa che le autorità si pronuncino fare un pronostico diventa assai difficile. «Non è affatto scontato che la manifestazione venga vietata — continua il presidente — e se la Prefettura concederà la piazza scenderemo anche se ci saranno i neofascisti e ben vengano i cordoni di sicurezza della polizia». I malumori lamentati dall’Anpi non nascono di certo oggi, ma negli anni scorsi nessuno ricorda un impegno così deciso dell’Associazione a rivendicare le proprie posizioni. «Fino a qualche anno fa andavo raccontando che di fronte a queste nuove camicie nere la miglior cosa da fare era farsi una risata», spiega ancora Gori. «Ora alla luce delle manifestazioni di Forza Nuova in regione e del nuovo clima politico instauratosi nel Paese, dico che bisogna reagire in maniera concreta ed evitare certe rievocazioni».
I numeri parlano chiaro. Ogni anno arrivano a Predappio, che conta poco meno di 7.000 anime, dai 3.000 ai 5.000 nostalgici per visitare le spoglie di Mussolini. «Il Comune si unisce alle richieste avanzate dall’Anpi, come è naturale che sia — spiega il primo cittadino Giorgio Frassineti —. Io come sindaco ho le mani legate. La decisione spetta alla Prefettura. Noi, come amministrazione, ci stiamo impegnando per realizzare un museo storico del fascismo. E l’obiettivo non è rievocarlo ma permettere alle nuove generazioni di comprendere che cosa fu per davvero».
Intanto Alessandra Mussolini ha annunciato che la tomba del nonno riaprirà al pubblico nelle giornate del 27 e del 28 ottobre, al termine di alcuni lavori di restauro.