Domeniche ecologiche, la Regione raddoppia ma è scontro tra sindaci
Votata la delibera regionale sulle limitazioni depotenziate. Ora si apre il nuovo fronte Il piano prevede le stesse prescrizioni dei giorni feriali, domani vertice metropolitano
Dopo aver rinviato al 2020 lo stop per i diesel euro 4 del piano antismog, la Regione raddoppia le domeniche ecologiche: due al mese, 10 o 12 fino a marzo, a seconda di quando si partirà. Impossibile però trovare una quadra regionale sulle date. I comuni si coordineranno a livello provinciale. Anche a Bologna, dove i sindaci sono però divisi.
Rinviato all’ottobre 2020 il blocco per i diesel euro 4, la giunta Bonaccini incassa dall’Assemblea legislativa (con i soli voti del Pd) il via libera al piano antismog, «depotenziato» dopo le critiche di sindaci e associazioni. Anche se, rivendica l’assessore Paola Gazzolo, il rinvio di due anni dello stop per i diesel euro 4 tra ottobre e marzo «è compensato dagli incentivi per rottamare i veicoli inquinanti, dalla stretta sulle misure emergenziali (i blocchi scatteranno dopo 3 giorni di sforamenti, ndr) e dal raddoppio delle domeniche ecologiche». Ed è su quest’ultimo fronte che si sposta ora la discussione. Soprattutto nell’area metropolitana di Bologna, dove i sindaci sono divisi sulle misure da adottare.
Ieri, nella riunione convocata dall’Anci, chi sperava di trovare una linea comune sulle domeniche ecologiche in regione (due al mese, 10 o 12, a seconda di quando si partirà) è rimasto deluso. Troppo complicato coordinare i calendari, soprattutto con le partite di quattro squadre in serie A. Senza dimenticare le esigenze dei quartieri fieristici. Dunque ci si coordinerà a livello provinciale, mentre sulle limitazioni alla circolazione la linea che è prevalsa è quella di seguire le indicazioni della Regione e applicare alle domeniche ecologiche quanto previsto dal piano antismog dal lunedì a venerdì tra le 8.30 e le 18.30: blocco alla circolazione dei veicoli diesel fino all’euro 3, benzina fino all’euro 1 e ciclomotori pre-euro.
Per Bologna, ovviamente, si tratterebbe di una marcia indietro clamorosa, visto che fino a qualche settimana fa sotto le Torri si era deciso di far circolare solo le auto elettriche. Il sindaco Virginio Merola ha convocato i colleghi dell’agglomerato urbano (una decina) per domani, con l’obiettivo di arrivare a una soluzione il più possibile omogenea. Difficile che Palazzo d’Accursio rinunci del tutto a quella nota di ecologismo spinto che lo aveva contraddistinto, anche se nel frattempo le domeniche ecologiche sono state congelate anche qui e, se tutto va bene, la prima sarà solo a metà novembre. Ma trovare una quadra con i sindaci del Bolognese non sarà facile. «Se si vogliono bloccare i diesel euro 4 di domenica io li autorizzo lo stesso», avverte il sindaco di Castenaso, Stefano Sermenghi. «Discuteremo, ma i diesel euro 4 devono poter circolare», sottolinea Daniela Lo Conte da Granarolo. Dall’altro lato del fronte Isabella Conti di San Lazzaro: «Io fermerei tutte le auto negli spazi urbani per creare delle oasi pedonalizzate in tutta la provincia». Imola, a guida M5S, potrebbe anche disertare l’incontro. A Merola il compito di tenere insieme tutti. Se ci riuscirà.