RINFORZI PER I CARABINIERI NE ARRIVANO 130 IN PIÙ
A novembre attesi cento militari in regione, trenta sotto le Due Torri
Arrivano i rinforzi. L’Arma si prepara ad accogliere un robusto contingente di nuovi carabinieri che a novembre prenderanno servizio in regione e in città. I numeri non sono ancora ufficiali ma si parla di un centinaio di militari per la Legione e di una trentina tra Bologna e provincia. Verranno privilegiate soprattutto le stazioni e le zone calde, in funzione antispaccio e di repressione della microcriminalità.
Arrivano i rinforzi. L’Arma si prepara ad accogliere un robusto contingente di nuovi carabinieri che andranno a coprire carenze di organico e a supportare i colleghi impiegati nei servizi già esistenti.
Non c’è ancora l’ufficialità, ma a novembre da Roma dovrebbero arrivare un centinaio di uomini destinati alla Legione, mentre altri trenta militari dovrebbero rinforzare gli organici sotto le Due Torri. I numeri dovrebbero essere grosso modo questi anche se il Comando generale potrebbe decidere di rivedere la stima a seconda delle esigenze provenienti dal territorio e da eventuali priorità che potranno manifestarsi nelle prossime settimane. Di sicuro l’iniezione di nuove risorse è una buona notizia per l’Emilia-Romagna e per Bologna, anche perché si tratta in ogni caso di numeri importanti che da tempo non si vedevano a queste latitudini. La «manovra» non riguarda solo l’Emilia ma anche altre regioni, naturalmente in proporzione rispetto alle esigenze manifestate dai singoli territori.
I nuovi carabinieri, freschi di corso formativo, arriveranno direttamente dalle scuole dell’Arma presenti sul territorio nazionale. Il contingente che verrà mandato in Emilia sarà poi dislocato secondo le esigenze operative che saranno indicate dal comandante della Legione, il generale di Brigata Claudio Domizi, che si è insediato nell’incarico a fine settembre. Stesso discorso per Bologna, la provincia che beneficerà maggiormente dei nuovi arrivi. Sarà il comandante provinciale dell’Arma, colonnello Pierluigi Solazzo, d’intesa con il vertice regionale, a decidere come impiegare i nuovi arrivi. Naturalmente verrà privilegiata la città e in particolare le stazioni, quelle con maggiori carenze di organico, sempre nell’ottica di avere più divise in strada e nel controllo del territorio, un obiettivo indicato fin da subito dal nuovo comandante provinciale.
I carabinieri prossimi a entrare in servizio sotto le Due Torri dovrebbero essere impiegati nei fronti più caldi della città, in funzione antispaccio soprattutto e nella prevenzione dei reati contro il patrimonio. Dunque saranno le stazioni a trarne maggiore beneficio, sempre nell’ottica di rispondere alle esigenze di vicinanza alla cittadinanza. Non è escluso poi l’impiego di alcune unità negli uffici investigativi, come i nuclei operativi, anche se è ancora presto per tracciare un bilancio definitivo.
Un discorso a parte merita la futura stazione del Pilastro, un progetto che sta molto a cuore ai residenti, al Comune e alla stessa Arma, rimasto incagliato nel braccio di ferro con il governo sui fondi alle periferie. Uno scontro che finirà davanti alla Consulta con la caserma che per il momento resta congelata.