«Servono i tecnici», ecco il Festival
Droni, robot e laboratori dedicati a crittografia, coding e educazione alla cittadinanza digitale, giusto per fare qualche esempio. Il programma completo della quinta edizione del Festival della cultura tecnica, al via oggi a Palazzo Re Enzo, è infatti ben più ampio. Oltre 150 spazi espositivi, 130 partner e più di 100 appuntamenti dedicati a insegnanti, studenti, servizi e imprese, con un duplice scopo: avvicinare i giovani e le loro famiglie a scienza e tecnica e valorizzare le competenze locali. Non a caso la maggior parte delle opportunità formative in rassegna fino al 17 dicembre soano state in larga parte cofinanziate dal Fondo sociale europeo. Promosso da Regione, Città Metropolitana e Aster, l’edizione 2018 coinvolge per la prima volta anche le altre province dell’EmiliaRomagna, con ulteriori 250 iniziative al di fuori dei confini bolognesi. Oggi si parte con la Fiera delle Idee in piazza Nettuno: in 150 desk interattivi dove gli istituti tecnici e professionali dell’area metropolitana, oltre a centri di formazione, fondazioni Its, scuole secondarie e organizzazioni pubbliche e private, illustreranno i propri progetti e le proprie invenzioni. Seguiranno due mesi di workshop, dimostrazioni, simulazioni, giochi ed eventi in giro per la provincia. Come Tecnhoragazze Day, laboratori rivolti alle studentesse della secondaria di primo grado affascinate da discipline ancora ad appannaggio prevalente dei ragazzi. «Il festival sarà anche una grande occasione di orientamento per gli studenti delle scuole medie», sottolinea Giovanni Schiavone dell’Ufficio scolastico regionale, mentre Giada Grandi, segretario generale della Camera di Commercio, aggiunge: «Quella tecnica non è una formazione di serie b. Anzi, la richiesta delle imprese per giovani con queste competenze è molto alta». E lo confermano i numeri di Unioncamere che a settembre 2018 stimavano un fabbisogno di oltre 9.000 assunzioni.