Gassmann regista in «Fronte del porto» Il debutto in prima assoluta a Modena
Al Teatro Storchi fino a domenica
«Credo che in questo momento, in questo Paese, non ci sia storia più urgente da raccontare: una comunità di onesti lavoratori sottopagati e vessati dalla malavita organizzata che trova, attraverso il coraggio di un uomo, la forza di rialzare la testa e fare un passo verso la legalità, la giustizia, la libertà». Non siamo nella Puglia dei caporali, in Calabria o a Castel Volturno: è la trasposizione teatrale del famoso film del 1954, «Fronte del porto» di Elia Kazan, Marlon Brando protagonista e ben otto Oscar. Lo spettacolo, con la regia di Alessandro Gassmann e l’interpretazione di Daniele Russo, insieme a una squadra-coro di dodici attori, arriva oggi al teatro Storchi di Modena (alle 21, sabato alle 20, domenica alle 15.30) nella traduzione e adattamento di Enrico Iannello, attore e regista a sua volta nonché scrittore. Gassmann (sua la dichiarazione iniziale) sembra prediligere storie che hanno avuto il battesimo sullo schermo. Al suo attivo ha spettacoli come «La parola ai giurati» e «Qualcuno volò sul nido del cuculo», il cui protagonista era già Daniele Russo. «Ho chiesto ad Enrico Ianniello di spostare l’azione ambientata negli Stati Uniti degli anni ‘50, in una Napoli degli anni ‘80, dove la camorra era organizzata e presente tra gli operai del porto industriale» racconta ancora il regista. Iannello a sua volta si è ispirato all’adattamento teatrale di Steven Berkoff e a un film del 1979, «La Camorra sfida, La città risponde», un «poliziottesco» che ha ispirato i ritmi sostenuti e gli stacchi repentini tra le scene, sottolineati dalle musiche incalzanti di Pivio e De Scalzi. (ma.ma.)