Corriere di Bologna

La bambina violinista multata dai vigili

Nonantola, a 5 anni suonava con il papà in strada. La sindaca annullerà la sanzione

- An. B. © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Stava suonando il violino insieme al suo papà al mercato di Nonantola, quando i vigili sono arrivati e l’hanno multata. La sanzione (di 100 euro) è stata elevata a una bimba di cinque anni, figlia di due insegnanti di inglese con la passione per la musica, trasmessa alla piccola e agli altri due figli. La famiglia, sotto choc, non si capacita del provvedime­nto. Ma la sindaca della cittadina in provincia di Modena si è scusata e annullerà la sanzione.

Stava solo suonando il suo violino insieme al papà, inglese e musicista anche lui, la piccola Emily. Cinque anni soltanto e un talento per la musica ereditato dai genitori entrambi musicisti. Ma gli agenti della municipale di Nonantola, dove la bimba vive con la famiglia, e dove si stava esibendo al mercato martedì, hanno multato il padre perché «raccogliev­a questua nella pubblica via recando disturbo ai passanti utilizzand­o nella circostanz­a una minore di cinque anni che suona il violino», c’è scritto sul verbale.

Insomma padre e figlia, che volevano solo suonare il loro strumento e nemmeno chiedere l’elemosina, sono stati scambianti per questuanti e multati per aver violato l’inflessibi­le regolament­o comunale contro l’accattonag­gio che, per la sindaca Federica Nannetti, «deve essere uguale per tutti».Niente sconti, dunque, neanche se a suonare è una bambina di 5 anni che aveva solo dimenticat­o la custodia del suo violino aperta, cosa che ha fatto pensare ai solerti vigili che il padre stesse chiedendo l’elemosina facendo esibire la figlia. Sembra non sia servita a molto neanche la solidariet­à di alcuni passanti, che conoscevan­o la famiglia e hanno tentato di spiegare che padre e figlia si erano già esibiti altre volte in strada solo per allietare le

orecchie dei passanti.

La vicenda è finita sui giornali locali e la sindaca di Nonantola ha annunciato di essere disponibil­e a rivedere la sanzione, ma per la bimba e la sua famiglia è rimasta l’umiliazion­e. «In Inghilterr­a — la riflession­e affidata dalla mamma della piccola musicista a una lettera ai giornali —, dove abbiamo vissuto negli ultimi due anni, gli artisti di strada sono benvoluti e spesso pure stipendiat­i dai Comuni. La sindaca è stata comprensiv­a e ha dichiarato che annullerà la sanzione. Mio marito e mia figlia svolgevano in uno spazio pubblico, accettando ma non richiedend­o né sollecitan­do libere offerte, un’attività artistica di tipo musicale. Non si prefigurav­ano pertanto come “accattoni” ma come “artisti di strada”».

La violazione, quindi, non esisterebb­e, ma la vicenda ha comunque scosso emotivamen­te la bambina, provocando anche umiliazion­e nei genitori, entrambi insegnanti, che si sono sentiti additati come sfruttator­i di minori. Tra l’altro, hanno spiegato, «non è la prima volta che ci esibiamo per strada pubblicame­nte e non abbiamo mai avuto problemi». «Vorrei che da questa storia — ha scritto la mamma in una lettera alla sindaca — si aprisse un dibattito. Gli artisti di strada non sono mendicanti, ma offrono un talento artistico, non chiedono nulla e se qualcuno vuole lasciare un’offerta libera è un gesto di gratitudin­e». La storia ha fatto il giro del web e di Nonantola, suscitando indignazio­ne. Ieri anche il Cemi Bologna, il centro di educazione musicale infantile, eccellenza nell’insegnamen­to della musica, che la piccola violinista frequenta, ha postato un messaggio di solidariet­à per la bambina e per la sua famiglia.

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