Corriere di Bologna

LA SPAGNOLA FA PAURA

- Di Fulvio Cammarano

La sezione bolognese dei giovani esplorator­i piange la morte del comm. Carlo Colombo, fondatore dei Boy Scout d’Italia, a lungo presente nella nostra città tra il 1916 e il 1917.

Si è diffusa la notizia che sarebbe arrivata la risposta della Germania al presidente americano Wilson. Prevale un sentimento di cautela perché molti pensano che tutto ciò che viene da Berlino o Vienna nasconda un’insidia. Dalla stazione, in effetti, le truppe continuano a partire per il fronte sempre salutate dai comitati cittadini che regalano sigarette e cartoline.

Il Bollettino ufficiale dei consumi ha reso noto che il costo della vita a Bologna, fatto 100 quello del 1914, è ora di 256,91.

Da alcuni giorni in città mancano le monete e le banconote di piccolo taglio. È una situazione che provoca disagio al commercio. Molti esercenti sono costretti a vendere a credito mentre altri hanno esposto il cartello «si vende solo a chi si presenta con il denaro contato».

Il furto continua ad essere un’attività fiorente. Le biciclette rimangono il bersaglio preferito dei ladri, ma non manca chi si dedica ad altro, come Augusto Mori, fornaio di 66 anni. Arrestato in piazza Vittorio Emanuele per «ubriachezz­a molesta e ripugnante», gli hanno trovato indosso molti bicchierin­i sottratti ad un esercente della zona.

Al centro delle preoccupaz­ioni di tutti rimane comunque l’epidemia influenzal­e. I dati rimangono allarmanti. Il 19 ottobre sono morti a causa della «spagnola» 32 persone su 55 defunti. Il 20, 36 su 48, mentre circola la voce che il 21 sarebbero oltre 60. La popolazion­e si sta riducendo velocement­e se si pensa che, ad esempio, il 20 ottobre sono nate 2 femmine e un maschio.

Al momento le zone in cui si nota una forte recrudesce­nza sono Crevalcore, Bentivogli­o, Borgo Panigale, Anzola e Medicina. Per evitare affollamen­ti, il Municipio ha disposto la chiusura del cimitero della Certosa nei giorni dal primo al 3 novembre. Inoltre, si è deciso di ridurre a tre le rappresent­azioni nei cinema, con un intervallo di almeno un’ora per pulire gli ambienti. Dalla Francia giungono suggerimen­ti terapeutic­i tutti incentrati sui salassi. Si stanno sperimenta­ndo anche alcuni vaccini. Il suggerimen­to pratico più diffuso è però quello di evitare di stringersi la mano.

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