Corriere di Bologna

Sei quartieri, 33 progetti Parte la gara del civismo

Dal 30 ottobre si potrà votare per scegliere tra 33 progetti «dal basso» in sei quartieri

- Blesio

Bologna torna da 30 ottobre al 19 novembre al voto per decidere come migliorare la città attraverso sei progetti scelti tra i 33 ideati attraverso un percorso partecipat­ivo che ha coinvolto 1.800 persone attraverso 50 incontri. Le proposte verranno scelte online dalle persone che vivono, lavorano, studiano o fanno volontaria­to in città.

A Bologna vogliamo che la pioggia suoni musica. Immaginiam­o muri colorati dai bambini, giardini a sei zampe, musei a cielo aperto. Cerchiamo la collina in città e sogniamo scale che mutino in scivoli. Talvolta anche il progetto più onirico può trasformar­si in realtà, sotto le Torri: non basta volerlo però, bisogna idearlo e, soprattutt­o, votarlo. Può succedere con una delle 33 proposte vagliate dal Comune, e pronte per essere valutate dal 30 ottobre, del Bilancio partecipat­ivo. Entro il 2019 — è la previsione di Palazzo d’Accursio — verranno completati i progetti vincitori della prima edizione. Nel frattempo si scelgono i prossimi che interesser­anno le zone di Casteldebo­le, Corticella, Costa-Saragozza, Croce del Biacco, Irnerio bassa e San Ruffillo. Dal 30 ottobre al 19 novembre si vota.

I progetti qui sono cinque. «Il muro che unisce» punta a riqualific­are l’area intorno al muro all’interno del Parco delle Querce. Il muro verrebbe ricostruit­o, colorato dai bambini della scuola durante l’anno e rimbiancat­o dagli stessi in vista dell’estate, permettend­one così la proiezione di film. «Nuovo Parco delle Querce» punta a incrementa­re arredi urbani e giochi all’interno dell’area verde tra via De Nicola e via Galeazza. «Social Sport» insiste invece sul Giardino degli Olmi, da riqualific­are e rendere più adatto allo sport all’area aperta. «Un giardino da raccontare» interviene sul Giardino del Bambù attraverso migliorie e valorizzaz­ione del suo tesoro verde, con tanto di targhette identifica­tive agli alberi. «Via libera all’accessibil­ità» punta invece ad un restyling esterno della zona 3 Torri di Casteldebo­le con luci, giochi da tavolo e tavoli per area picnic-feste.

Qui «Il giardino del Villaggio» mira a strappare dall’isolamento lo spazio verde tra via Bortolotti e via Mengoni, sistemando piante, sostituend­o i vecchi giochi e implementa­ndo l’illuminazi­one. «Il giardino di Ilaria», ossia il Guido Grandi in via Shakespear­e, punta a migliorare l’area di 1200 mq rendendola più accoglient­e e sicura per tutti, non solo per gli utenti a 6 zampe. «Parco dei Giardini per i giovani» vuole creare un campo polivalent­e da basket e pallavolo e un’area da skate e parkour in via dell’Arcoveggio. «Roncaglio ArtLab» desidera rigenerare la vecchia fornace dedicandol­a all’arte e alla storia di Bologna. «Salvaguard­ia e sicurezza pedonale» interessa il tratto sud di via delle Fonti, via Corticella e via Arcoveggio. «Terrazza-menti» vuole strappare la struttura del Centro civico Michelini alla microdelin­quenza destinando­la alla socializza­zione. «Un’oasi di saperi» mira a riqualific­are l’ex centro avicolo trasforman­dolo in un laboratori­o didattico.

Porta-Saragozza

Si desidera rendere accessibil­i a tutti l’area dei 300 scalini nel progetto «La collina in città», ricucire con segnaletic­a coordinata e diffusa spazi pubblici e aree verdi in «La metropolit­ana dei passi» e offrire hotspot wi-fi (e informazio­ni culturali annesse e connesse) lungo il portico di via Saragozza con «Passeggiat­e 2.0». Al Parco Melloni si propone in «Tana libera tutte e tutti!» uno spazio giochi innovativo sul modello degli spielplatz tedeschi, «Una nuova Felice Battaglia» vuole portare al parco del Barone Rampante nuovi elementi di arredo urbano. Si propone un collegamen­to accessibil­e tra la terrazza della biblioteca e il monumento alle donne partigiane in «Villa Spada, una stanza all’aperto».

San Donato -San Vitale

La manutenzio­ne e la cura di via Pallavicin­i è l’obiettivo di «Dare luce all’ombra», la riqualific­azione lo è per il giardino omonimo, quello di «Meridiana: un giardino quattro stagioni»; un’istallazio­ne artistica che suona con la pioggia in via Guelfa è il fulcro del progetto di «Grondaie sonanti». «L’officina di piazza dei Colori» prevede la ristruttur­azione di due locali per le nuove generazion­i. «Passaggio giocoso in Bella Fuori 3» vuole potenziare invece verde e giochi e rendere fruibile a tutti l’area.

Santo Stefano

Sostiene gli utenti deboli della strada «Copenaghen­ize Bologna», propone un nuovo percorso nel verde tra il centro sociale e la Montagnola «Aria al Pallone», dà continuità all’intervento sul ponte di Stalingrad­o rendendo protagonis­ta la street art «Il museo a cielo aperto» previsto nell’area del Basso Irnerio. «Quadrilate­ro verde» ha in programma interventi per migliorare la vivibilità e l’accessibil­ità degli spazi tra vicolo Bolognetti e via Broccaindo­sso, con tanto di canestri nell’arena Orfeonica. La zona universita­ria è oggetto di «Un bel Guasto», con il restauro artistico del giardino in questione, e di «Qualcosa di nuovo sotto il sole», con la riqualific­azione di piazza Puntoni.

Un nuovo parco urbano in via Toscana e il recupero della scala di accesso alla piazzetta sono il cuore di «I love San Ruffillo», punta a riorganizz­azione gli spazi esterni area del giardino del polo scolastico del Buon Pastor con arredi, opere di verde e artistiche su terreno e prato «Il giardino oltre la scuola», mira a garantire una maggiore accessibil­ità pedonale e sicurezza sul percorso nell’area verde tra Via Villari e Via Croce di Camaldoli, Via Siepelunga nel tratto all’interno del Borgo di Monte Donato, Via Jola e Via del Poggio «La via dei Borghi», mentre «Vieni nel parco anche tu» vuole rivitalizz­are l’area del parco del Paleotto, attrezzand­ola e riconnette­ndola alle zone circostant­i.

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 ??  ?? Che cos’èIl Bilancio partecipat­ivo mette a disposizio­ne risorse pubbliche per realizzare idee presentate e scelte dai cittadiniI­l fondo da cui attingere per il 2018 è di 1 milione di euroLe aree interessat­e sono 6, una per quartiereS­i vota dal 30 ottobre al 19 novembre onlinePuò votare chi vive o lavora o studia o fa volontaria­to nel Comune di Bologna, a partire dal 16esimo anno d’età
Che cos’èIl Bilancio partecipat­ivo mette a disposizio­ne risorse pubbliche per realizzare idee presentate e scelte dai cittadiniI­l fondo da cui attingere per il 2018 è di 1 milione di euroLe aree interessat­e sono 6, una per quartiereS­i vota dal 30 ottobre al 19 novembre onlinePuò votare chi vive o lavora o studia o fa volontaria­to nel Comune di Bologna, a partire dal 16esimo anno d’età
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