SAN DOMENICO LA FORZA DELLA PAROLA
Focus Il Centro culturale promuove un ciclo di incontri con figure importanti Tra le novità un nuovo presidente (l’ingegnere Luigi Stagni), una «Notte Bianca della parola», gran finale dei quarant’anni di attività, e una ricerca con il Dipartimento di Soc
Il gran finale del quarantanovesimo anno di attività del Centro San Domenico, nella prossima primavera, sarà un’intera «Notte Bianca della parola», dal tramonto sino a tarda ora.
A conclusione di un fitto ciclo di incontri, come al solito concentrato nelle serate del martedì, che sarà dedicato, conferma il direttore del centro fra Giovanni Bertuzzi, alla parola che educa e alle parole che diseducano, «alla distinzione tra le parole come strumento per cercare la verità e le parole che nascondono la verità». In ossequio alla tradizione del centro, aggiunge, «che è quella di occuparsi della realtà, anche della nostra città, avvieremo il progetto “Bologna Oggi” in collaborazione con il Dipartimento di Sociologia e Diritto dell’Economia di Unibo, con cui verrà a breve siglata una convenzione pluriennale».
«Bologna fa un sacco di cose belle che i bolognesi nemmeno sanno», commenta la sociologa Egeria Di Nallo. «È come la reginetta di un gran ballo - continua la studiosa che non ha ancora trovato uno specchio. Per questo cercheremo di fare il punto della situazione per aiutare i bolognesi a vedere come sono allo specchio, magari scopriranno che sono meglio di quello che pensano. La ricerca sarà fatta non a caso con il San Domenico, che è uno dei centri culturali più importanti della città, aperto e laico nel porsi come terreno di confronto fra religione e laicità. Pensiamo anche a una ricerca fotografica chiedendo la collaborazione dei bimbi delle elementari». Per ribadire l’importanza del progetto come strumento per scoprire il vero volto della città, Marco Castrignanò, sociologo urbano e direttore del dipartimento dell’Alma Mater, ricorda una ricerca che vede l’Italia come il Paese occidentale in cui la percezione dei cittadini è la più lontana dalla realtà. Da qualche settimana il Centro San Domenico ha poi un nuovo presidente, l’ingegner Luigi Stagni, che ha preso il posto di Valeria Cicala. Di lei Stagni sottolinea che «per ventuno anni ha fatto crescere il centro, resistendo anche dopo la scomparsa di padre
Michele Casali, che poteva risultare letale».
La Cicala, oggi presidente onorario, continuerà a seguire il progetto «Memoria del ‘900» che continuerà, anche con un contributo della Regione, a occuparsi di storia dell’Emilia Romagna attraverso strumenti come cinema e letteratura.
Con incontri con il regista Giorgio Diritti e approfondimenti sulla famiglia Bacchelli, lo scrittore Riccardo e il padre Giuseppe che molto si spese per la realizzazione dell’Istituto Ortopedico Rizzoli, e sulla Grande Guerra scandagliata nelle retrovie.
L’inaugurazione del nuovo anno sarà affidata, martedì alle 21 nel salone Bolognini, all’ex Rettore Ivano Dionigi che terrà una conferenza su «Parola icona dell’anima». Nel programma a seguire figurano, tra gli altri, incontri con Enzo Bianchi, Andrea Segrè e Monsignor Zuppi su «La sfida del cibo», con Massimo Cacciari e fra Bertuzzi su «Generare Dio» e con Romano Prodi e Ferruccio De Bortoli su «Chi comanda in Europa?».