Corriere di Bologna

Fortitudo autoritari­a Sbancato il Palaverde

Nel big match al Palaverde lezione di basket dei biancoblù che piegano una buona Tvb Treviso e Effe si giocherann­o la promozione ma questa Aquila non ha rivali. Super Leunen e Hasbrouck

- di E. Schiavina e M. Valente

Una prova d’autorità. Cinque uomini in doppia cifra. E un messaggio emblematic­o al campionato. La Fortitudo sbanca il Palaverde di forza, sfoderando una prestazion­e quasi perfetta. Senza Mancinelli e con il grande ex Fantinelli costretto al forfait dopo 15 minuti, l’Aquila spazza via le ambizioni di una buona Treviso, ancora ben lontana da poter mettere i bastoni fra le ruote alla banda di Martino.

In palio c’era un pezzetto di serie A che le due formazioni inseguono e con diritto: lo spettacolo dentro e fuori il campo lo ha dimostrato, e l’augurio di Livio Prioli, presidente dell’Armani Milano, di rivederle entrambe in A l’anno prossimo è un auspicio per tutto il movimento. La Fortitudo si è dimostrata squadra più matura ed esperta, capace di valorizzar­e il talento dei singoli, ma anche di esaltare le voglia dei gregari come Venuto e Benevelli, decisivi nel togliere dalla gara giocatori come Wayns e Antonutti. E poi c’è Kenny Hasbrouck, il campione in grado di rendere facili anche le cose più difficili: 5/7 da tre, un’efficacia offensiva costante e una presenza difensiva importante. L’uomo in grado di fare la differenza e di dare le zampate decisive a una gara che dopo un primo tempo all’insegna dell’equilibrio, ha visto emergere la superiorit­à della Fortitudo.

Anche se arrivato alla terza giornata, l’incrocio fra le due candidate alla promozione diretta ha offerto spettacolo, sfottò e conferme: ingredient­i indispensa­bili per rendere questa sfida una «classica». Chiedere a Matteo Fantinelli, accolto da bordate di fischi e da un paio di striscioni ironici, a cui il play faentino ha risposto con 12 punti in 15 minuti, prima che una leggera distorsion­e a una caviglia lo costringes­se a vivere il resto della gara da spettatore non pagante. Treviso si aggrappa a un Tessitori praticamen­te incontenib­ile sotto canestro, sia per Pini sia per Leunen, ma

Che secondo tempo

La De’Longhi gioca bene ma basta poco alla Effe per ricucire e scappare nella ripresa

dall’altra parte in cattedra c’è il professor Guido Rosselli: è lui a guidare la Fortitudo nei primi venti minuti, sostenendo il gioco della squadra di Martino nei momenti più difficili e proprio quando sembrava che la partita potesse finire nelle mani dei veneti.

Niente di più illusorio perché con Leunen, Cinciarini e Hasboruck, l’Aquila riesce a ribaltare la partita prima dell’intervallo. A metà campo, la F non ha rivali. Il capolavoro biancoblù si perfeziona nella ripresa con una difesa che fa impazzire Treviso e un attacco in modalità martello pneumatico: la Fortitudo non sbaglia praticamen­te mai, punendo ogni minimo errore e soprattutt­o incendiand­o il canestro trevigiano dall’arco dei 6,75 (saranno 8/11 le bombe della ripresa, ndr). Colpi da ko per Treviso che deve issare bandiera bianca e incassare la lezione. E mercoledì tocca a Udine al PalaDozza.

 ??  ??
 ??  ??
 ??  ?? Esultanza Daniele Cinciarini e Guido Rosselli festeggian­o a fine partita Qui accanto un appoggio a canestro di Marty Leunen, uno dei migliori in campo (Ciamillo)
Esultanza Daniele Cinciarini e Guido Rosselli festeggian­o a fine partita Qui accanto un appoggio a canestro di Marty Leunen, uno dei migliori in campo (Ciamillo)

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy