Rischio fallimento, Rcm in sciopero in Valsamoggia
Stato di agitazione e sciopero alla Rcm di Valsamoggia. E un appello alla proprietà perché favorisca una soluzione «che salvaguardi livelli occupazionali e prospettive». La decisione di iniziare la mobilitazione è scattata, informa la Fiom-Cgil, dopo che mercoledì scorso in Città metropolitana la proprietà di Rcm, (occupa 100 dipendenti a Monteveglio, opera nei settori automotive e motociclo ed è fornitore di vari marchi tra cui Ferrari e Ducati) in seguito alla messa in concordato della società assieme al resto del gruppo Tacconi di Perugia che ne è proprietario, «non ha ancora le necessarie garanzie e prospettive per risolvere la grave situazione di difficoltà, soprattutto finanziaria». I lavoratori di Monteveglio hanno deciso in assemblea il blocco immediato dello straordinario e 16 ore di sciopero su proposta della Rsu e della Fiom. A Palazzo Malvezzi, la società ha parlato di diverse manifestazioni d’interesse di aziende, alcune del territorio, disponibili a rilevare l’azienda ma anche di aver richiesto altri 60 giorni al Tribunale «per quantificare l’ingente posizione debitoria, ancora oggetto di determinazione da parte della curatela». Fiom e delegati aziendali non si sono affatto sentiti rassicurati da questo allungamento dei tempi. Fin qui, hanno aggiunto, è stato «l’atteggiamento responsabile dei lavoratori» a consentire «il mantenimento di clienti, commesse e credito finanziario necessari alla prosecuzione delle attività», tuttavia ora urge un tavolo (va «tempestivamente convocato dalle istituzioni»), che imposti «un percorso che salvaguardi tutta l’occupazione, ricercando una soluzione duratura, basata su un piano di rilancio credibile e che salvaguardi il mantenimento di Rcm nel territorio», incalzano Fiom ed Rsu.