Immagini e filmati d’archivio rimessi a nuovo raccontano il secolo della G.D
Al Mast da oggi. Isabella Seragnoli: «L’azienda sintesi delle anime di Enzo e Ariosto»
L’arte di impacchettare il mondo, un’intuizione geniale. Si svelano per la prima volta oggi al Mast nell’esposizione «Memoria e futuro. Una storia per immagini» gli archivi filmici e fotografici della G.D, storica azienda bolognese del gruppo Coesia, holding leader del packaging. Quasi un secolo di imprese e successi. Tutto partì da quella misteriosa sigla che Isabella Seràgnoli, dal 2012 a capo del gruppo, definisce così, «La G.D è il prodotto della sintesi tra la solidità organizzativa e la capacità di visione di Enzo e l’acuta creatività di Ariosto, oggi l’azienda intende tenere insieme queste due anime in un’ottica manageriale che guarda al futuro». Benvenuti nella Packaging Valley e mille grazie al papà e allo zio di Isabella. Avventura che viene raccontata grazie all’archiviazione, digitalizzazione e al restauro del patrimonio visivo dell’azienda effettuato 5 anni fa – oltre 6 mila lastre fotografiche di vetro e decine di ore di film in 16 mm a colori – e adesso con un intervento di ricerca e di raccolta di documenti eseguito dallo staff di Kinè e Home Movies (che avevano trattato il materiale) e con l’allestimento di Urs Sthael, curatore dele collezioni del Mast. Un’avventura che parte dalla piccola ditta bolognese di motociclette di Ghirardi e Dall’Oglio, da qui G.D, che Enzo Seràgnoli rileverà nel 1939 dopo aver commerciato in granaglie, lubrificanti, carburanti e anche lui motociclette, una delle sue passioni. L’imminente guerra blocca tutto e alla ripresa arriva la svolta col cugino Ariosto, impiegato all’Acma di Barbieri (ditta impacchettatrice), che progetta la macchina incartatrice automatica 2002 che presentano con successo alla Fiera di Milano del ’46. I Seràgnoli incartano di tutto: saponi, biscotti, sostanze in polvere, cioccolatini e caramelle, una pioggia di caramelle che cadono dal cielo come quelle che si vedranno in mostra (tutte ricolorate). Più tardi, la (super) svolta col tabacco e i pacchetti per le sigarette. Nell’esposizione che documenta i vari passaggi tecnologici, produttivi, strategici dell’azienda, così come i suoi spazi produttivi mai alienanti, dominano la scena le lastre retroilluminate selezionate dal curatore, fotoritoccate e scontornate come avveniva in passato, e circondate dalla stampe a cui hanno dato origine. Spettacolare il ciclorama di 12’ con un montaggio di film a colori e musiche di Alessio Festuccia su 4 canali. Poi due filmati istituzionali in 16 mm degli anni ’60 e ’70, pensati a 3600 fotogrammi al secondo in cui si racconta l’attività dell’azienda e la sua trasformazione. Si potranno ammirare anche tre esemplari di motociclette G.D. Da martedì a domenica, dalle 10 alle 19, ingresso gratuito.