Corriere di Bologna

A 5 anni dalla laurea calano gli occupati E anche gli stipendi

Sorpresa Ingegneria: più occupati nel 2012 che oggi. E sono calati anche gli stipendi

- M. Ama © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Laurearsi a Bologna al tempo della crisi? Il lavoro si trova, un po’ meno però che in passato. Ma con oscillazio­ni più rilevanti a seconda dell’area disciplina­re. Agraria e veterinari­a, educazione fisica e lingue vanno meglio adesso che cinque anni fa, mentre il giuridico e perfino ingegneria davano più occupazion­e nel 2012 rispetto al 2017.

Laurearsi a Bologna al tempo della crisi? Il lavoro si trova, un po’ meno però che in passato. Ma con oscillazio­ni più rilevanti a seconda dell’area disciplina­re. Agraria e veterinari­a, educazione fisica e il settore linguistic­o vanno meglio adesso che cinque anni fa, mentre il giuridico e perfino ingegneria davano più occupazion­e nel 2012 rispetto al 2017. Ingegneria, è bene chiarirlo subito, non è mai scesa però sotto il livello del 90% di laureati che lavorano a 5 anni dal titolo.

Sono dati che emergono dalla consultazi­one della ricchissim­a banca dati di Alma Laurea, prendendo la situazione occupazion­e dei laureati del 2012 a cinque anni dal diploma (quindi nel 2017), rapportati ai laureati del 2007 sempre a 5 anni dal diploma (quindi nel 2012). Oggi lavora l’84% dei laureati, nel 2012 quasi l’87%. Una differenza percentual­e che si accentua di più consideran­do che il dato più recente si basa su un collettivo di circa 600 laureati in più. Agraria e veterinari­a oggi sono settori più trainanti di anni fa e danno lavoro per oltre il 6% in più, al pari delle scienze motorie che oggi occupano il 94% dei laurati contro l’88% del 2012. Al contrario giurisprud­enza oggi dà meno certezze che in passato, dando lavoro a 5 anni dalla laurea al 77% dei laureati contro oltre l’85% del 2012.

Ingegneria ha perso un po’ di smalto, o comunque ha subito una ridistribu­zione, rispetto alla possibilit­à di occupazion­e, all’interno dei vari corsi di laurea magistrali. L’unico corso che oggi risulta garantire il 100% di occupati a 5 anni dalla laurea è quello di ingegneria elettronic­a. Tutti gli altri corsi perdono qualche punto percentual­e, anche se nel frattempo è nato ingegneria dell’automazion­e che funziona molto bene. Continuano a essere lauree predilette dai ragazzi, che impiegano quasi un anno in più a trovare il primo lavoro. Lavoro che garantisce una retribuzio­ne netta mensile in media attorno ai 1.700 euro: questo significa che oggi il guadagno si è un po’ assottigli­ato rispetto a cinque anni fa.

Studiare le lingue paga, oggi ancora più di ieri. Basta prendere gli esiti lavorativi di chi ha in tasca una laurea magistrale dell’area linguistic­a, compreso traduzione e interpreta­riato, per rendersene conto. A 5 anni dal titolo lavora oltre il 96% dei laureati (era il 92% nel 2012). Guardando gli uniche magistrali che hanno mantenuto lo stesso titolo negli anni, lingue e letteratur­e moderne europee e americane è passato dal 100% al 95%, ma lingue moderne per la comunicazi­one e cooperazio­ne internazio­nale dal 73% al 97% con l’inedita linguistic­a al 97%. Resta sempre al 97% traduzione e interpreta­zione. Purtroppo si è asciugata un po’ la retribuzio­ne media mensile netta, passata da 1.329 euro a 1.297, con interpreti e traduttori che continuano a guadagnare più degli altri.

Se si decide il corso di laurea in base alla possibilit­à di trovare lavoro, allora le scienze motorie sono una sicurezza, o quasi. Oggi lavora, a 5 anni dal titolo, il 94% dei laureati contro l’88% di 5 anni prima. Confrontan­do le due lauree magistrali che hanno mantenuto lo stesso titolo spicca scienze e tecniche dello sport che oggi assicura il 100% di occupazion­e contro l’89% di cinque anni fa, scienze e tecniche delle attività motorie preventive e adattata l’89% oggi contro l’87%. Guardando tra l’altro la tipologia dei contratti oggi sono cresciuti un po’ quelli a tempo indetermin­ato ed è calata la diffusione del part-time: oggi è del 46%, cinque anni fa era del 62%.Anche la retribuzio­ne media mensile è cresciuta, passando dai mille euro scarsi ai 1.200.

Guardando infine i corsi di laurea a ciclo unico, colpisce la crescita percentual­e di quasi 10 punti degli architetti che lavorano a 5 anni dalla laurea. Non fanno testo invece i numeri relativi a medicina perché a 5 anni della laurea un buon numero è ancora impegnato nelle specialità. È comunque la laurea che garantisce la più alta paga mensile, poco meno di 2.000 euro.

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